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Anello di Monte Adone

L’Anello di Monte Adone è un percorso piuttosto impegnativo sia per la lunghezza che per i dislivelli importanti che occorre affrontare. La fatica viene comunque ripagata dai panorami sulla valle del Setta e dagli scorci unici dei sistemi rocciosi del Contrafforte.

Torno sempre volentieri al Contrafforte Pliocenico che offre spunti per lunghi anelli e non lascia mai delusi offrendo scorci unici del suo sistema roccioso.

“Le rocce costituenti il Contrafforte sono il risultato della sedimentazione di sabbie e ghiaie trasportate dai torrenti appenninici all’interno di un ampio golfo marino che nel Pliocene (tra i 5 i 2 milioni di anni fa), interessava vasta parte dell’attuale Appennino Bolognese“.

Per iniziare il Trekking, abbiamo lasciato la macchina nel piazzale della stazione ferroviaria di Sasso Marconi e, superato il ponte sul Reno, siamo passati sotto ai due viadotti dell’Autostrada del Sole raggiungendo il sentiero che funge anche da collegamento con la Via degli Dei.

I miei compagni di escursione

Sono insieme a Vilma, Mirella e Oscar che saranno una piacevolissima compagnia in questa escursione.

Qui di seguito vi propongo il tracciato seguito:

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Dopo qualche decina di metri dall’imbocco del sentiero, prendiamo a destra una deviazione che ci condurrà prima alla Sella e poi alla cima a Monte Mario. Lungo il percorso ogni tanto ci arriva il rumore sordo dell’autostrada che corre proprio sotto di noi. Raggiunta la cima facciamo una breve sosta e osserviamo il presepe che è allestito ai piedi di un albero. Dentro ad una buchetta della posta c’è il quaderno delle vette dove, chi vuole, può lasciare un pensiero, appesa al tronco una immagine della Madonna.

Dopo la sosta riprendiamo il percorso che ora discende dal monte offrendoci un bel panorama verso Monte Adone. Da qui sembra effettivamente lontano quasi impossibile da raggiungere in qualche ora.

Monte Adone visto da Monte Mario
Monte Adone visto da Monte Mario

Scesi dal monte, ci si immette nel sentiero che dalla Sella aggira e supera Monte Mario. Proseguiamo fino a raggiungere un quadrivio seguendo le indicazioni per la Commenda. Seguiamo un facile sentiero all’ombra del bosco osservando la vegetazione che, nonostante la mancanza di piogge, è di un verde acceso colorita da numerose specie di fiori che rallegrano la vista e lo spirito.

In breve raggiungiamo la località La Commenda dove a poche decine di metri giunge la Via degli Dei che arriva da Prati di Mugnano e che noi, al ritorno, percorreremo al contrario.

Località La Commenda
Località La Commenda

Qui prendiamo il sentiero che in ripida discesa ci porta sulla strada asfaltata di Badolo. Attraversiamo il ponte sul torrente Rio Ribano e subito a sinistra imbocchiamo il sentiero che ci condurrà alla Chiesa di Badolo.

Il sentiero che sale ripidamente è stato attrezzato con tratti a scalette che ne aiuta la salita soprattutto in caso di fondo bagnato. Nell’ultimo tratto gli scaloni in pietra rendono pesante il passo.

Salita a Badolo dal Rio Ribano
Salita a Badolo dal Rio Ribano

Terminata la ripida salita, sulla destra si possono osservare conformazioni rocciose in arenaria modellate dal vento o forse anche dall’acqua che nel pliocene copriva questa parte di Appennino.

Conformazioni in Arenaria

Arrivati a Badolo dopo aver camminato a fianco del piccolo cimitero, ci concediamo un’altra sosta per riposarci. Nonostante la giornata assolata, un venticello rende piacevole il camminare. Riprendiamo quindi il cammino sulla strada asfaltata lasciando alle nostre spalle la Chiesa.

Prendiamo a destra il sentiero che ci condurrà a Monte del Frate. Anche qui ci aspetta una rampa impegnativa fatti di alti scaloni che vanno affrontati con attenzione per non scivolare.

Rampa a scaloni sul sentiero per Monte del Frate
Rampa a scaloni sul sentiero per Monte del Frate

Fortunatamente la rampa finisce, ancora un poco di salita e si raggiunge il crinale che ci offre bei panorami sulla valle del Setta e sul piccolo borgo di Badolo. Il crinale si percorre abbastanza agevolmente, ci si immette poi sul sentiero della Via degli Dei e poco dopo ci troviamo a Monte del Frate dove c’è il B&B “Sulla Via degli Dei” nel quale mi fermai anni fa quando la feci.

Si cammina piacevolmente per un facile sentiero

Superato il Centro di Recupero della fauna selvatica che lasciamo alla nostra sinistra, prendiamo la strada verso Campiuno dove c’è un altro B&B e poco dopo sulla sinistra, inizia il sentiero di salita a Monte Adone. La salita è impegnativa, poiché il dislivello di 150 metri va superato in 1 solo chilometro. Anche qui numerosi tratti sono stati attrezzati con scalette che facilitano comunque la salita. Si arriva vicino alla vetta e le torri in pietra ti sorprendono sempre per la loro conformazione particolare che caratterizza il Contrafforte.

Le torri su Monte Adone

Dopo una breve sosta per il pranzo, consumato sotto la croce della vetta, prendiamo la via del ritorno scendendo da Monte Adone verso Brento. Da qui percorriamo la Via degli dei al contrario ripassando per Monte del Frate, Via delle Orchidee, La Commenda, Prati di Mugnano e chiudendo il trekking al punto di partenza.

Nonostante fosse pomeriggio inoltrato abbiamo incrociato numerosi camminatori che stavano facendo La Via ai quali si augurava Buon Cammino e ci si salutava con un sorriso.

Arrivati alla macchina eravamo certamente stanchi ma felici soprattutto per la buona compagnia.