A piedi da Bologna a Montecassino
Un lungo Cammino fatto in solitaria lungo 38 giorni e 800 km per arrivare a Montecassino partendo a piedi da Bologna e percorrendo quattro Cammini
Da quando ho iniziato a percorrere Cammini, ho sempre desiderato fare un lungo Cammino iniziandolo dalla porta di casa.
Così mi sono messo a pensare come realizzarlo.
Vivendo a pochi chilometri da Bologna ho deciso che da lì dovevo partire. Così alla fine, mettendo insieme ben quattro Cammini ufficiali (o parte di essi), avevo ben chiaro in mente quale doveva essere la mia destinazione: Montecassino meta del Cammino di San Benedetto.
La partenza quindi è stata Bologna e se si parla di Bologna quale Cammino se non la Via degli Dei conosciuta direi in tutta Italia che vede camminatori provenire anche da molti Paesi europei o addirittura del mondo. La Via degli Dei unisce due Piazze separate dagli Appennini: Piazza Maggiore a Bologna e Piazza della Signoria a Firenze. Ho Camminato così verso sud per 6 giorni raggiungendo una tra le più belle città italiane. Avevo fatto questa via alcuni anni fa assieme a mio figlio. Lo ricordo come il mio primo Cammino.
Firenze è anche un un crocevia di Cammini: alcuni, in direzione Ovest portano ad incrociarsi con la Via Francigena, altri in direzione Est ripercorrono antiche vie di comunicazione e sono conosciuti come Vie di San Francesco in Toscana.
Io ho percorso la Via Ghibellina, antica Via che storicamente fu realizzata dal Conte Guidi per raggiungere Poppi estremo baluardo a Est dei suoi territori. Ho Camminato per quattro giorni, raggiungendo il Santuario de La Verna in provincia di Arezzo. La Verna ha per me un fascino particolare non fosse altro per la spiritualità che emana. E’ un Santuario Francescano ed è qui, che secondo la tradizione, San Francesco soffrì intimamente nell’animo e ricevette le stigmate.
A La Verna inizia la Via di San Francesco che conduce ad Assisi e da qui prosegue verso Roma. Non è una Via storica, ma semplicemente ricostruita unendo per sentieri e strade secondarie luoghi dove sicuramente San Francesco è transitato o ha vissuto e altri dove sono presenti testimonianze del suo ordine. Questa Via l’ho percorsa negli anni almeno quattro volte e quest’anno è stata la quinta. E’ una via magica che trasuda di spiritualità. Non mi sono ancora stancato di camminare sui passi di Francesco portatore di un messaggio di riconciliazione talmente forte che ancora oggi è più che mai attuale. Così dopo 9 giorni arrivo ad Assisi ed è sempre un’emozione.
Assisi è una bellissima città medioevale forse troppo inflazionata dal turismo dei torpedoni che scaricano decine di turisti che affannosamente seguono un ombrellino retto dalla guida che spiega loro dove si trovano e cosa hanno davanti ai loro occhi.
Qui nella cripta della Basilica Inferiore di San Francesco c’è la tomba del Santo: mi fermo un poco per vivere un forte momento di emozione. Poi esco e di fronte c’è l’ufficio del Pellegrino e ritiro il Testimonium, un attestato di percorrenza di questa Via.
Parto da Assisi continuando sulla Via di San Francesco attraversando Borghi, Città e panorami mozzafiato. Dicono essere luoghi dell’Italia minore ma sono borghi stupendi arroccati sulle colline.
Arrivo così dopo sette giorni a Poggio Bustone in provincia di Rieti che, oltre ad essere la città natale di Lucio Battisti ed essere nota per la produzione di porchetta, è anche sede di uno dei quattro monasteri che si affacciano sulla Valle Santa Reatina.
Qui a Poggio Bustone la Via di san Francesco si incrocia con il Cammino di san Benedetto che inizia a Norcia ed insieme continuano oltre Rieti dove la Via di San Francesco si dirige verso Roma. Io continuo sul Cammino di San Benedetto fino a Montecassino dove arriverò dopo 12 giorni. Questa parte del Lazio è stupenda, poi passato Frosinone scopro una Ciociaria sconosciuta. La gente è particolarmente cordiale e accogliente. La natura è selvaggia e solitaria.
In questo splendido Cammino sono rimasto entusiasta per i pellegrini che ho incontrato, per gli ospitalieri delle accoglienze povere che mi hanno ospitato, per i panorami che mi hanno sorpreso e i borghi sconosciuti che ho attraversato. Arrivo a Montecassino dopo aver camminato per 38 giorni e per 800 chilometri. Un’esperienza che tocca nel profondo dell’anima e resta indelebile nel cuore.
