Alta valle del SettaEscursioni

Anello da La Storaia verso Lago Tavianella

L’anello da La Storaia verso il Lago Tavianella è un facile percorso tra belle faggete e abetaie che, percorrendo per un lungo tratto il CAI 00, offre bei panorami verso le valli toscane.

Questo trekking ha come comodo punto di partenza il parcheggio presso il negozio di alimentari e Bar da Gastone in località La Storaia. Siamo in territorio toscano, nella provincia di Prato ad un paio di chilometri da Montepiano e circa 7 da Castiglione dei Pepoli in provincia di Bologna. Prima di partire si può approfittare dei buonissimi panini al prosciutto e pane toscano che Gastone ci può preparare.

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Iniziamo il nostro trekking percorrendo per 200mt la strada asfaltata in direzione Montepiano, sulla sinistra subito troviamo le indicazioni per la Via della lana e della seta (VLS) e prendiamo la strada sterrata in discesa che dopo un paio di curve ci consente di attraversare il ponte sul Fiume Setta. Dopo un centinaio di metri, lasciamo la forestale che continua in salita (sarà la nostra via di ritorno) e seguiamo a destra le indicazione della VLS che su un facile sentiero ci farà costeggiare il Setta con belle vedute.

Anello La Storaia  Monte Tavianella
Fiume Setta
Fiume Setta

Arrivati a Montepiano, facciamo attenzione alle indicazioni della VLS perché dobbiamo lasciarla poco dopo aver imboccato la SP 325 e procedere a sx per una stretta stradina in salita che dopo poco diventerà sentiero e ci porterà all’innesto col CAI 00.

Panorama dal sentiero CAI 00
Via della Lana e della Seta

Il CAI 00 che percorriamo ci offrirà belle vedute sulle valli circostanti. Fare attenzione a diverse a inserzioni di altri sentieri, noi al momento continuiamo sul CAI 00. Si giunge al Valico della Crocetta immettendoci nella SP 1. Qui svoltiamo a dx e nel piazzale che raggiungiamo dopo qualche decina di metri, possiamo goderci un bel panorama.

Segnaletica sul CAI 00
CAI 00

Subito dopo sulla sx continua in salita il CAI 00 che noi prendiamo lasciando la SP 1. Seguiremo ancora il CAI 00 fino all’innesto con il CAI 29 in località Quattro Strade. Noi prendiamo l’indicazione per il Santuario Boccadirio lasciando la larga forestale per uno stretto sentiero in salita. Ancora poche centinaia di metri e giungiamo nel punto più alto del percorso a quota 1055 mt. Il sentiero si immette poi in una larga strada forestale segnata da solchi fangosi provocati dagli pneumatici delle macchine operatrici per il disboscamento.

Macchina tagliaboschi all’opera

Ne incontrerò una all’opera che sta tagliando degli abeti : E’ impressionante vedere quale potere distruttivo abbiano queste macchine. Hanno un lungo braccio snodato che termina con una grossa ganascia che alla base ha una sega. L’operatore, afferra con la ganascia la base dell’albero e con la sega in poche decine di secondi lo abbatte. Ruotando la ganascia, porta poi il tronco in posizione orizzontale e dei cilindri dentati fanno scorrere il tronco dentro la ganascia decorticandolo ed eliminandone i rami, ottenendo così in pochi minuti il troco nudo da poter essere accatastato e trasportato.

Vedute suggestive
Bivio

Proseguo lungo il sentiero dove incontro altri boscaioli all’opera questa volta con moto seghe. La sterrata e sempre fangosa e massacrata da enormi pneumatici. Arrivo ad uno spiazzo dove sembra esserci il campo dei boscaioli. Proseguo sempre diritto tralasciando una sterrata alla mia destra. Arrivo ora sulla strada asfaltata che porta alla località di Case di Monte Tavianella. Sono arrivato in un punto che conosco bene: a destra la strada porta all’innesto col sentiero per il Santuario di Boccadirio, mentre a sinistra si arriva al piccolo borgo per poi scendere verso il lago Tavianella.

Area dove operano i tagliaboschi
Lago Tavianella

Prendo quindi a sinistra e mi fermo alla sorgente che ora ha un getto copioso rispetto a quando passo di qua in agosto, anche se questa sorgente non l’ho mai vista secca. Proseguo in discesa e poco dopo sulla sinistra, in prossimità di un vecchio cancello in disuso, scavalco alcuni tronchi messi di traverso per impedire il passaggio alle moto e prendo il sentiero CAI 15A verso il lago artificiale formato dalle acque del bacino idrografico che lo contiene e che forma il Fosso delle Mesole.

Continuo sul sentiero CAI 15A in discesa e supero il ponte della piccola diga godendomi il bel panorama.

Costeggiato il lago e lasciatolo alle spalle, seguo la larga forestale che in discesa ci riporterà verso il termine del trekking. Si superano alcune abitazioni private di boscaioli e poco dopo si ritrova il sentiero per Montepiano preso all’andata. Superato il ponte sul Fiume Setta, ci ritroviamo di nuovo sulla SP 325 che prendiamo verso destra raggiungendo il parcheggio e terminando cosi il Trekking. Ora non resta che sederci al tavolino del Bar per gustarsi una meritata birra.