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Inaugurazione della Via della lana e della seta

Ho incontrato Vito Paticchia il 21 aprile  in Sala Borsa in occasione della presentazione della sua nuova via Sulle tracce della Linea Gotica e in quella occasione mi parlò che stavano lavorando con i vari comuni interessati (tra cui Castiglione dei Pepoli) ad un altro progetto: l'apertura e il lancio di un'altro interessante itineraio "La Via della Lana e della Seta" che unirà Prato a Bologna con un percorso totale di oltre 135 km.

Il momento alla fine è arrivato, così il 15 settembre è iniziato il trekking inaugurale che partendo da Piazza Duomo a Prato, si è concluso in Piazza Maggiore a Bologna il 20 settembre.

Per questa nuova Via è stato aperto su f.b. un gruppo " La Via della lana e della Seta " dove Vito durante il trekking ha postato quotidianamente gli aggiornamenti che qui riporto per poter averne una lettura continua e agevole:

 

Venerdi 15 settembre 2017: 1a Tappa Prato-Cavalciotto-Calvana-Vaiano

"La via della lana e della seta", da Prato a Bologna, nuovo cammino di collegamento transappenninico…
Prima giornata all'insegna della scoperta e della conoscenza di una valle e di un territorio straordinario nella sua selvaggia bellezza. Il Rio Buti con le numerose cavità carsiche; Valibona con la memoria della lotta resistenziale; le praterie sommitali regno incontrastato delle mucche di razza "Calvana" e dei cavalli allo stato brado…A Casa Bartolini, nostro punto-tappa odierno , l'incontro con Alessia Cecconi direttrice della Fondazione CDSE: in poche, suggestive immagini ha sintetizzato le caratteristiche storiche e il carattere peculiare, specifico dei valligiani del Bisenzio, la loro straordinaria propensione alla solidarietà sociale.
Una giornata intensa, proseguita con la visita in comune accolti dal sindaco Primo Bosi e, accompagnati da Dario Conti, alla Badia di Vaiano, che conserva, tra le testimonianze della sua millenaria esistenza, le vasche delle gualchiere dove veniva lavorata la lana e inumazioni longobarde.
L'accoglienza presso il circolo ARCI in località Le Fornaci ha concluso una giornata di continue emozioni, con il vulcanico Mauro Franceschini gran mattatore per tutto il corso della giornata.
Oggi riprendiamo il cammino che terminerà a Vaiano: sono previsti nuovi arrivi, da Bologna e da Prato, accompagnati, forse, anche dalla pioggia…

 

Sabato 16 settembre 2017: 2a Tappa Vaiano-Calvana-Vernio

Salutati dal sindaco Primo Bosi, siamo partiti per questa seconda tappa del nostro trekking inaugurale.
Il crinale della Calvana verso il quale ci dirigiamo è coperto da banchi di nebbia e da minacciose nuvole grige.
Se le vasche delle gualchiere presso la Badia di Vaiano sono state le prime testimonianze della millenaria lavorazione della lana in Val Bisenzio, trovarne a poca distanza una seconda anche nella toponomastica con la "Via Arte della Lana" ci conforta nell'idea che il nome dato a questo cammino sia appropriato e rispondente all'anima profonda di queste terre.
Superato Sofignano e ripreso il crinale al Passo della Croce, accompagnati da una leggera pioggia ci siamo diretti verso Montecuccoli dove ci attendeva Maria Lucarini, assessore in Vernio che si aggiungeva al gruppo.
Si procede avendo ad est-nord-est il Mugello e l'invaso del Bilancino con i profili delle montagne dove corre la Via degli Dei; ad ovest-nord-ovest la valle del Bisenzio con i suoi insediamenti storici e i profili dell'Appennino pistoiese ed emiliano e in lontananza delle Apuane, la Via della Sambuca, la Via Nonantolana e la Linea Gotica.
La sensazione, percorrendo noi antiche vie etrusche e medievali, di offrire, con questo nuovo cammino transappenninico, alle comunità delle valli del Bisenzio, del Brasimone e del Setta, ulteriore opportunità per far conoscere agli escursionisti un territorio ricco di storia, cultura e bellissimi paesaggi che rischiava di essere emarginato.
Nella sala consigliare, ci attendeva il sindaco Giovanni Morganti, che ha illustrato con incisive parole e le immagini, storia e tradizioni della sua comunità e dell'antico feudo dei Bardi.
Con Adele Montosi, Lipparini Giuliana, Marinelli Andrea, Mauro Franceschini, Meri Calamai, Imolesi Emilio, Massimo Massimi, Monica Palmieri, Giuseppe Satta, Francesca Distante, Sabrina Banchelli, Alberto Buricchi, Enrico Lorenzoni, Alfio Pratesi…

 

Domenica 17 settembre: 3a Tappa Vernio – Montepiano – Castiglione dei Pepoli

Nuovi viandanti ci hanno raggiunto a Vernio, per nulla intimiditi dall'incombere della pioggia che, puntuale, si scatena nei pressi della Rocca dei Bardi e che ci seguirà anche lungo l'antica mulattiera che costeggia il Fumenta e attraversa Sasseta collegando Vernio a Montepiano, percorso suggerito dalle nostre guide odierne Dario Conti e Romano Conti.
Ci accoglie il sole, ma ancora più accoglienti sono gli amici CAI e la Pro Loco con un cesto di zuccherini, dolci tipici di Montepiano. Visitata la Badia, Alessandro Storai mette a nostra disposizione il rifugio di Montepiano, pronto ad offrire in futuro accoglienza lungo la #PratoBologna.
Montepiano era un importante Passo appenninico, percorribile tutto l'anno, dal quale si svalicava verso l'Emilia. E puntuale, in località Storaia, il confine tra Prato e Bologna, tra Toscana ed Emilia-Romagna: e qui Mauro Franceschini suggerisce l'abbraccio ideale tra la comunità pratese e quella bolognese a suggellare lo spirito di pace che anima questo cammino. A Rasora, nella Casa del Popolo, ci accoglie Renato Morganti e nei pressi di Casole, Cimino con Rita Zorzetto con i quali entriamo a Castiglione dei Pepoli.
E qui, nel cuore dell'antico feudo dei Pepoli che solo Napoleone riuscì a sopprimere, non poteva esserci incontro più significativo: Elisa Romani ci attende offrendo il tè #laviadeglidei ai viandanti che inaugurano #laviadellalanaedellaseta: i due cammini transappenninici paralleli, cerniere di collegamento tra Toscana ed Emilia-Romagna.

 

Lunedi 18 settembre 2017: 4a Tappa Castiglione dei Pepoli-Burzanella-Grizzana M.

Doveva essere una giornata tranquilla e ricca di emozioni positive.
Salutati dal sindaco di Castiglione dei Pepoli Maurizio Fabbri e accompagnati da Renato Morganti e da un nutrito gruppo di soci CAI che avevano anche provveduto nei giorni precedenti a pulire il sentiero 031 che conduce in località Terre Rosse, ci siamo immessi nel sentiero 039, diretti a Bel Poggio di Burzanella dove ci attendeva Viviana Passini.
Entrati nel bosco ceduo dove scorre il Rio Vezzano, ci attendeva una micidiale trappola: per cause ancora da accertare, un nido di calabroni insediato nella cavità di una roverella si trasformava in uno sciame inferocito che aggrediva una nostra compagna, Adele Montosi, attaccando testa, braccia, spalle, mani. Mentre i compagni più vicini si lanciavano su di lei per allontanare i calabroni e la adagiavano per terra, rincuorandola e proteggendola, veniva allertato il 118: guidato dalla coordinate GPS fornite alla centrale, e restando in continuo contatto, un elicottero del Soccorso Alpino si levava in volo, raggiungeva in pochi minuti il luogo dell'incidente, imbracava Adele e la trasportava al Maggiore: ben 40 le punture trovate sul corpo!
La eccezionale fibra di Adele; l'aver allertato subito i soccorsi; la rapidità, precisione e professionalità del nostro Soccorso Alpino, hanno evitato un dramma.
Adele è fuori pericolo: con un messaggio vocale ci ha pregato di proseguire il cammino fino al suo naturale completamento: per chi volesse incontrarci, appuntamento mercoledì 20 h. 17,00 in Piazza Nettuno.
Ciao Adele, ci mancheranno il sorriso contagioso, la gioia, l'allegria…
Un forte abbraccio da tutti noi, dalle centinaia di persone che abbiamo incontrato e seguono questa nostra avventura che ora prosegue nel tuo nome.

 

Martedi 19 e mercoledi 20  settembre 2017: 5a Tappa Grizzana M.- Sasso Marconi e 6a Tappa Sasso Marconi-Bologna

Alle 17,00 di oggi 20 settembre, ci ritroveremo tra Piazza Maggiore e il Nettuno x festeggiare la fine di questo cammino inaugurale della Prato-Bologna, #laviadellalanaedellaseta.
Partendo da Sasso Marconi ci attende ancora una giornata di cammino lungo il fiume Reno, la Chiusa di Casalecchio e il Canale del Reno per entrare in città da Via della Grada e terminare con l'abbraccio alla città, agli amici e ai compagni che hanno partecipato a questa nostra entusiamante esperienza, hanno trepidato per Adele Montosi, ci hanno incoraggiato a proseguire.

La giornata di ieri, 19 settembre, la quinta e la più lunga del cammino con i suoi 31 km, è stata contrassegnata da una pioggia persistente che non ha fiaccato lo spirito del gruppo. Rincuorati dai continui messaggi vocali di Adele, dall'arrivo da Prato di Alfio Pratesi, dall'incontro fortuito, sotto l'arco del Municipio di Grizzana, con Antonietta Gambino. A Collina, un borgo medievale lungo questo cammino, Antonietta svolge attività di artigianato tinteggiando tessuti di lana: un segno che il nome e le ragioni di questa via transappenninica non sono legati solo al passato, ma anche al presente!
Il sentiero 100 ci porta nel cuore del Parco di Monte Sole, trasformando il cammino in un pellegrinaggio laico nei luoghi del dolore, della tragedia e delle crudeltà nazifasciste: la Pozza Rossa; S. Martino; Caprara di sopra; Chiesa e Cimitero di Casaglia…Ma siamo saliti anche sulla cima del Monte a rendere omaggio ai partigiani della Brigata Stella Rossa e al suo comandante, Mario Musolesi, "Lupo".
E incontro migliore non poteva esserci a Il Poggiolo Monte Sole, con il sindaco di Marzabotto Romano Franchi, con Antonella Masi e le guide volontarie del Parco.
Ci attendeva il lungo, panoramico crinale tra le valli del Setta e del Reno, dagli amici pratesi giudicato il più bello visto in questi cinque giorni. Superato monte Santa Barbara, Collinaccia, San Silvestro e monte Baco, i primi raggi autunnali hanno illuminato la barriera arenacea del Contrafforte pliocenico preparandoci all'abbraccio con l'amico Valerio Brecci che ci ha guidato fin nel cuore di Sasso Marconi.
Con Mauro Franceschini, Meri Calamari, Alfio Pratesi, Dario Conti, Massimo Massimi, Andrea Marinelli, Giuliana Lipparini, Emilio Imolesi e… Adele Montosi!!!