Parco Brasimone e Suviana

Anello Castiglione-Monte Casciaio

Torno ancora su sentieri. Questa volta alla ricerca di percorsi nuovi. Individuo un anello che da Castiglione mi porterà sulla cima di Monte Casciaio. Sarò costretto però ad improvvisare una deviazione poiché il sentiero nuovo che avevo individuato ad un certo punto è impraticabile per la fitta vegetazione.

Esco di mattina presto illudendomi di evitare il caldo. Inizio a camminare verso il Rifugio dell’Abetaia. Qui invece di proseguire su Monte Bagucci, prendo il sentiero che mi porta al piccolo Borgo Bagucci. Sono poche case e gli abitanti ancora meno. Incontro solo due giovani che stanno percorrendo La Via della Lana e della Seta. Sono fermi per una sosta. Scambiamo quattro chiacchiere e poi li saluto e proseguo verso Rasora.

Rasora
Passerella sul Rio Fobbio

Il sentiero e piacevole da percorrere, si passa per in boschi di cerro, poi ci si ritrova all’aperto fiancheggiati da rovi di more e felci. Si gode del bel panorama sui monti che chiudono a corona questa valle. Fra questi c’è anche Monte Casciaio che insieme al Monte della Scoperta divide il territorio emiliano da quello toscano.

Il Percorso: Da Castiglione prendere il Cai 035. Dopo il Rigugio dell’Abetaia proseguire su CAI 037 per Bagucci, Rasora, Spinareccia. Prendere il CAI 015-AVP per la Storaia. Alla prima casa sulla destra prendere il CAI 027 fino alla cima di Monte Casciaio. Individuare la Carrareccia che scende verso la strada bianca. Qui proseguire a destra fino a Passo San Giuseppe. Se si vuole raggiungere la sorgente proseguire a sinistra per la strada bianca e la si trova vicino alla prima casa che si incontra. Per rientrare a Castiglione, a Passo san Giuseppe imboccare il CAI 001 e seguirlo passando da Pian Colorè e Via Piana arrivando in Pese.

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Arrivo a Rasora dove mi fermo alla fontana per rinfrescarmi. Un amico del CAi viene a salutarmi e mi chiede dove sono diretto. Mi dice che Monte Casciaio è un bel punto panoramico e mi fa vedere la sua cima che sovrasta il borgo. Noto un diradamento degli alberi, infatti mi conferma che c’è stato di recente un intervento per il taglio del bosco.

Saluto l’amico e continuo verso La Storaia. Il Tratto che sto percorrendo da Castiglione fino a La Storaia ricalca La Via della Lana e della Seta e sono sentieri ben segnati che ho percorso tante volte. Arrivato a La Storaia, appena si incontra la prima casa cerco di individuare il sentiero CAI 027 che porta a Monte Casciaio per poi scendere a Passo San Giuseppe. Questo tratto per me è nuovo. Lo individuo subito proprio a fianco di questa casa che sul fronte ha un arco. Lo prendo e comincio a percorrerlo.

Inizio del CAI 027 a La Storaia
Il CAI 027 gira intorno a questa casa ma non è segnata la svolta

E’ un largo sentiero dentro ad un bosco di cerri. Mi rendo subito conto che la segnaletica è “datata”, alcuni segnali sono sbiaditi. Superata una costruzione abbandonata, non mi accorgo della deviazione e proseguo diritto. Fortunatamente il GPS mi avverte che mi sto allontanando dal percorso impostato. Torno indietro e mi rendo conto che il CAI 027 prosegue dietro la casa disegnando una “U”. Questa svolta non è segnata bene. La stessa cosa mi capiterà più avanti.

Aumento l’attenzione sui segnali da seguire poiché ormai è evidente che il sentiero non riceve manutenzione da un po’ di tempo. La cosa mi è confermata dai diversi tratti ostacolati dalla caduta di alberi che ostruiscono il sentiero e non sono stati rimossi.

Raggiungo il crinale che seguo in salita sul sentiero che segue una zona recintata indicata come “Zona per addestramento dei cani da caccia al cinghiale”.

Alberi caduti sul sentiero
Nei pressi della cima il sentiero sale ripidamente

Terminata la recinzione il sentiero svolta e prende decisamente a salire ripidamente, la traccia del sentiero a terra è sparita e per seguirlo occorre individuare i pochi segnali sbiaditi sul tronco degli alberi. Per chi conosce il sentiero del Ruffo che da Segavecchia porta al Corno, questo gli assomiglia molto.

Finalmente con fatica arrivo sulla cima dove gli alberi sono diradati per il disboscamento. I segnali ora sono praticamente spariti, seguo a istinto tratti di carrareccia realizzata per i mezzi usati per il disboscamento. Vedo un segnale che ritorna ne bosco dove si dovrebbe scendere per il Passo San Giuseppe ma mi rendo conto che il sentiero è impraticabile per la fitta vegetazione.

Da Castiglione a Monte Casciaio
Panorama verso il Brasimone da Monte Casciaio
Da Castiglione a Monte Casciaio
Panorama verso da Monte Casciaio

Intuisco e soprattutto spero che la carrareccia scenda e porti comunque nei pressi del Passo. Verifico con il GPS e fortunatamente ne ho la conferma. Comincio a scendere e velocemente mi trovo su di una strada bianca che percorro sotto al sole delle tredici. La mia intenzione ora è di arrivare e fermarmi alla sorgente poco dopo il Passo per mangiare qualche cosa e riposarmi.

Da Castiglione a Monte Casciaio
Carrareccia in alternativa del sentiero
Da Castiglione a Monte Casciaio
Ancora il Lago Brasimone

Raggiungo il Passo San Giuseppe, incontro due escursioniste inglesi che mi chiedono informazioni per arrivare a Brasimone. Spiego come arrivarci, le saluto e mi dirigo verso la sorgente che fortunatamente, nonostante la siccità, butta ancora abbondante acqua.

Dopo aver messo i piedi a mollo e mangiato, decido di ritornare verso casa per Pian Coloré e Via Piana. Ripercorro questi sentieri ben conosciuti contento della bella giornata trascorsa in mezzo ad una natura che sempre mi meraviglia.