2019-La Rotta FranceseCammino di SantiagoVie e Cammini

Giorno 13: da Rabe de las Calzadas a Hontanas

Prima. Giorno 12: da Burgos a Rabe de las CalzadasDopo. Giorno 14: da Hontanas a San Nicolàs

Giovedì, 6 giugno: Dopo l’ennesima notte di continui risvegli a causa dei “roncadores” che popolano gli albergue mi sono svegliato prima delle 6:00 e, dopo una buona colazione, alle 6:30 ero già in cammino.

Rabes de las Calzadas all’alba

Oggi sono entrato pienamente ne las mesetas e per quattro o cinque giorni vi rimarrò immerso fino oltre Leon, alle porte di Astorga. Il paesaggio nel quale sei immerso è immenso sono sterminati campi coltivati a cereali o a volte brulli che alla tua destra e alla tua sinistra si estendono sino all’orizzonte. Tu cammini sulla pista che segue dolcemente i lievi pendii. Lo sguardo si perde e inevitabilmente abbandona la monotonia di ciò che ti circonda per riflettersi dentro di te. Così sei costretto a guardarti dentro e mentre cammini sulla pista stai camminando dentro di te incontro al tuo passato ai tuoi limiti ai tuoi errori e tutto diventa un turbinio di pensieri. Cerchi di distrarti con lo sguardo cercando qualche cosa che prenda la tua attenzione, ma tutto e tremendamente uguale e inevitabilmente i tuoi passi ti riportano a guardare dentro di te e tutto è interrotto solo da quel saluto “strascicato”  che oramai ricambi automaticamente quando incroci un pellegrino ‘ holaaaa! Buen Caminooooo’. Mentre ero preso da tutto questo, il francese che ieri sera avevo accanto a cena, mi supera e mi saluta, poi poco più avanti si gira e mi dice forte: “pensè a la motivation: Jacqes nous apelle …” poi si volta e riprende la sua strada

Già, pensare alla motivazione di quello che sto facendo, sì è vero Giacomo ci chiama. Perché sono qui? Perché continuare con un male ai piedi che mi procura tanta sofferenza? A quale scopo ? queste domande sono ancora in attesa di una risposta. Continuo a camminare e sono certo che le risposte verranno.

Ho notato che fortunatamente, in un certo senso, il male ai piedi è più intenso nel momento in cui inizio a camminare, poi si attenua diventando solo un forte fastidio. Poi basta che mi fermi anche solo cinque minuti che nel momento della ripartenza riprende il forte dolore che poi fortunatamente si attenua. Sono felice di questo, perché mi sto rendendo conto che posso continuare e arrivare fino alla fine.

La tappa di oggi è una delle più temute in quanto superato il pueblo di Ornillos del Camino, nei successivi 12 chilometri fino ad Hontanas non ci sono paesi, case o fonti di acqua: solo pista e campi di cereali. Così arrivato a Ornillos mi procuro un po’ di frutta da mangiare, bevo come un cammello e riempio le bottiglie di acqua.

Mamma tedesca con zaino e tre figli due dei quali trainati su carretto

Dopo Ornillos del Camino supero una mamma tedesca che sta facendo il Cammino assieme ai tre figli: i due più piccoli li tira dentro a un carretto e la terza la tiene per mano e lo zaino in spalla. Mi chiedo cosa la spinga a fare ciò. Poi mi dico che la domanda sia inutile.

Arrivare ad Hontanas è come giungere in un’oasi: cammini e vedi davanti a te una pista interminabile. Un cartello ti avvisa che a Hontanas mancano 2 km, ma tu per quanto ti sforzi di guardare avanti non distingui un campanile, una casa, non c’è nulla se non la pista fino all’orizzonte e campi uguali a sinistra e a destra.

Improvvisamente appare Hontanas nella valle

Poi improvvisamente la pista scende e il pueblo lo vedi li sotto di te disteso in un avvallamento. E’ stata una bellissima sensazione.

Sono arrivato a Hontanas dopo circa 19 km. Un pueblo fuori dal mondo che resiste e vive, come tanti altri, solo per il Cammino. Fortunatamente qui ho trovato un Centro de Sanidad aperto dove mi sono fatto cambiare la medicazione che mi avevano fatto a Burgos. La dottoressa è stata di una gentilezza unica e continuava a dirmi “…tranquilo … tranquilo…” per rassicurarmi che tutto stava procedendo per il meglio e le piaghe erano in via di guarigione. Mi fascia i piedi con un’abbondante fasciatura, poi mi augura Buen Camino. La saluto grato di quanto ha fatto per me ed esco nella luce accecante del pomeriggio.

Albergue Municipal di Hontanas

Mi sono fermato qui all’Albergue Municipal.

Seduto in attesa dell’apertura mi si avvicina Agnese che avevo intravisto  a Tardajos mi chiede come vanno i piedi e cominciamo a chiacchierare.

Andiamo a visitare la piccola Chiesa al cui interno era stato preparato un tavolino con biscotti e due thermos uno con “te caliente” e un altro con “limonada fria”. Un piccolo segno di una grande ospitalità.

Con Agnese decidiamo di mangiare insieme nella trattoria di fronte all’albrgue dove incontriamo Paola, la ragazza colombiana che avevo incontrato a Roncisvalle e Giusy, la mamma che faceva il Cammino col figlio che avevo incontrato a San Jean Pied de Port.  Ora è sola perché il figlio è rientrato per dare degli esami. Con Agnes e Giusy farò il Cammino fino a Leon, dove loro lo lasceranno, mentre con Paola ci continueremo a trovare fino a Muxia.

Cena in compagnia a Hontanas

A cena in buona compagnia, questa sera paella e vino tinto. La sera prima di dormire penso a quanto sono felice di come stanno andando le cose: durante il giorno spesso sono solo a camminare, ma non mi dispiace perchè sono momenti nei quali riesco a pensare e mi trovo spesso a ringraziare per questa meravigliosa opportunità.

Camerata nell’albergue Municipal di Hontanas

La sera ritrovo spesso facce conosciute, hospitaleros affabili e si parla con tutti affrontando anche problemi personali che ti fanno capire quanto le persone siano meravigliose. Il male ai piedi continua ad accompagnarmi durante il Cammino, ma sono cosciente di poterlo sopportare e sono felice di aver superato il momento di crisi passato a Burgos.

Dati tecnici
Distanza : 19 km
Durata5,20 ore
Dislivello in salita:345 mt
Dislivello in discesa: 307 mt
Altitudine min.: 817 mt
Altitudine max.: 936 mt
Il Percorso
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