2019-La Rotta FranceseCammino di SantiagoVie e Cammini

Giorno 12: da Burgos a Rabé de las Calzadas

Prima: Giorno 11: da Atapuerca a BurgosDopo: Giorno 13: Rabe de las Calzadas a Hontanas

Ieri sera mi sono addormentato deciso di rimanere ancora una giornata a Burgos. Mi ero informato di questa possibilità dall’hospitalero il quale mi ha detto che sarebbe stato possibile solo per i miei motivi di salute, diversamente negli albergue municipali non si può rimanere più di una notte. Questa mattina mi alzo con calma, quando molti pellegrini sono già partiti. Sta piovendo, una ragione in più per restare. I compagni di Cammino mi salutano con abbracci e sorrisi augurandomi Buen Camino che io ricambio con un groppo alla gola ed iniziano ad uscire. Quando l’hospitalero mi dice che avrei comunque dovuto lasciare l’albergue per poi tornare alle 12:00 improvvisamente capisco che non sarei potuto rimanere seduto in un bar a rimuginare sui miei pensieri tutto il giorno. Mi vesto con rinnovato spirito, decido di riprovare le scarpe da trekking che fino allora avevo usato solo sui Pirenei sostituendole poi con i sandali. Me le metto e le tolgo almeno quattro volte e infine decido che si può fare: sarà una rivelazione. La suola più spessa e la soletta interna attutiscono il contatto con il terreno e il piede mi fa meno male. Esco, salutando e ringraziando l’hospitalero per la disponibilità. Faccio colazione al bar di fronte  e mi metto in Cammino deciso di fare una tappa breve di 12 km circa per poter non sforzare i piedi. Sarà la decisione migliore che potevo prendere.

Ormai Burgos è alle spalle

Parto da Burgos in una giornata piovosa con i piedi ancora doloranti ma il morale sorprendentemente alto grazie anche alle tante persone che mi stanno incoraggiando. Camminare sotto la pioggia dà un certo senso di libertà e se si è ben equipaggiati la si affronta piacevolmente. Più vado avanti e più mi convinco che la decisione presa di proseguire è stata la migliore. Passo il pueblo di Tardajos e anche qui ritrovo i nidi di cicogna.

Tardajos con gli inconfondibili nidi di cicogna

I pochi km fatti mi hanno condotto al pueblo di Rabe de Las Calzadas dove c’è un solo albergue privato e nemmeno un negozio di generi alimentari per quanto è piccolo questo paesino. Sono arrivato qui accompagnato da una pioggerellina intermittente alle 11.30, l’albergue è ancora chiuso.

Rabè de las Calzadas

Mentre vado per cercare l’ingresso della Chiesa che troverò chiuso, inizia ad intensificare la pioggia. Mi riparo sottola rientranza del portone della Chiesa che fortunatamente è abbastanza profondo. Inizia un vero e proprio temporale. Mi siedo nel punto più riparato, mi tolgo le scarpe e comincio a mangiare le poche cose che avevo con me. La pioggia scende copiosa e poco dopo un altro pellegrino arriva per ripararsi. Ci sorridiamo non dice nulla. Com’è tipico dei temporali estivi nel giro di una mezz’ora smette di piovere ed esce il sole mentre le nubi si diradano scoprendo un cielo terso e azzurro.

Rabe de las Calzadas dopo il temporale

L’altro pellegrino riprende il Cammino, evidentemente non si doveva fermare qui.  L’albergue nel frattempo apre e nonostante il paese sia fuori dal mondo, si sta riempiendo di pellegrini. Intorno al Cammino prospera una vera e propria economia grazie alla quale molte attività possono rimanere aperte o addirittura se ne aprono di nuove per la grande richiesta che il Cammino induce. Quasi tutte le persone conosciute nei giorni passati oggi sono avanti. Sono nuovamente solo ma la cosa non mi spaventa affatto. Il  Cammino di oggi mi ha fatto meditare sui miracoli che ogni giorno sperimento: ieri a Burgos quasi non riuscivo a camminare, oggi ho camminato discretamente. Un po’ come nella vita, a volte si è costretti a rallentare anche se si vorrebbe procedere di fretta. Così  come nella vita il Cammino ti cadenza lui il passo e in questo andare più lenti si possono trovare le risposte alle domande che a volte nemmeno ci facciamo. Dopo essermi riposato il pomeriggio, mi metto seduto ad un tavolo della sala dove c’è la Tv accesa e nel frattempo scrivo appunti sul mio diario.

Cena insieme con facce tutte nuove

La sera ceniamo insieme con sopa di un colore giallo zafferano ma dal buon sapore, verdure e tortillas con insalata tutto innaffiato da vino rosso. Vicino a me c’è un simpatico francese col quale cerco di scambiare qualche parola e nel complesso ci capiamo.

Capeela delle suore “Hijas de la Caridad”

Dopo cena andiamo nella vicina casa delle suore “Hijas de la Caridad” che vestono un semplice camice come se fossero infermiere e forse lo sono: infermiere dello spirito. Qui è previsto un momento di preghiera seguita dalla benedizione del pellegrino della quale avevo assolutamente bisogno. La benedizione recita:

Dio todopoderoso, que otorgas tu misericordia a los que te aman y ningun lugar estas lejos de los que te buscan, asiste a estos peregrinos en el Camino de Santiago y dirige sus pasos segun tu volontad; que de dia los cubre tu sombra protectora y de noche lo alumbre tu luz de tu gracia, para que acompanados da Ti, pueden realizar felicemente la peregrinacion y llegar a postrarse ante el Sepulcro del Aposto Santiago. Por Jesuscristo, nuestro Senor.

Due ragazzi filippini

Tornati nelle camere, una coppia di filippini entrambi in cammino con la chitarra suonano e cantano alcune canzoni prima di andare a letto. Un bel momento per concludere la serata. Vado a dormire felice, mi sento fiducioso dei giorni che verranno. I sogni non si possono lasciare cadere così facilmente e ogni giorno andrò avanti fin dove i piedi me lo permettono.

Dati tecnici:
Distanza : 14 km
Durata4,30 ore
Dislivello in salita:146 mt
Dislivello in discesa: 190 mt
Altitudine min.: 819 mt
Altitudine max.: 884 mt
Il percorso
Prima: Giorno 11: da Atapuerca a BurgosDopo: Giorno 13: Rabe de las Calzadas a Hontanas