2019-La Rotta FranceseCammino di SantiagoVie e Cammini

02 – In viaggio verso SJpdP

prima: Pensieri prima di partiredopo: Giorno 1: da SjpdP a Roncisvalle

In aeroporto mi ha accompagnato Luca che forse con Andrea è colui che meglio capisce il mio stato d’animo e la motivazione per la quale starò via di casa per più di un mese. Anche loro viaggiano per il piacere della scoperta per il piacere di vivere esperienze in cammino.

Arrivo a Bordeaux

Il volo della Ryaner prenotato mesi fa mi ha portato a Bordeaux e ora sono davanti all’uscita 9 della hall A. Dietro di me una grande bottiglia di Bordeaux: è il luogo dell’appuntamento che mi ha dato Emanuel  per il passaggio a Bayonne.

Sono le 14.00 e l’appuntamento è per le 16.00. Due ore di attesa, ma ora il tempo improvvisamente assume un’altra dimensione: due ore di attesa non è tempo perso, l’attesa diventa parte di questo Cammino tanto  preparato e immaginato e che ora sto iniziando a vivere. Mi guardo attorno con aria svogliata e la mia attenzione è attratta da un ragazzo che ha sulle spalle uno zaino spropositato enorme: se esiste sarà un 120 litri. Immagino non sarà da trekking ma non ho idea di cosa possa portare: sono indeciso se fare una foto, poi lascio perdere.

Nella testa in questi momenti capita che si rincorrono tanti pensieri e alla fine non ne riesci a seguire uno solo col risultato che è come essere senza pensieri. 

Penso a casa e alla famiglia che ho lasciato per un tempo certo non breve e mi chiedo se una cosa del genere è normale oppure se ho fatto un azzardo.  Mi sento felice e contemporaneamente ansioso per le incognite che mi attendono, penso che basti poco per mandare tutto all’aria: una tendinite o un ginocchio che cominci a fare davvero male ed è la fine del Cammino.

Poco fa ho prenotato un letto al B&B “La Vita è Bella“ di San Jean: è gestita da italiani e penso che un ambiente familiare sia quello che ci vuole per la prima sera. Sono certo che questo stato d’animo un po’ confuso e timoroso, troverà pace dopo i primi passi verso Santiago.

All’aeroporto di Bologna avevo notato un gruppetto di quattro persone  e una signora con zaino e abbigliamento da trekking ed ho subito pensato che anche loro, come me, stavano partendo per il Cammino. Casualmente sull’aereo mi trovo a fianco la signora con in mano la guida di Terre di Mezzo. Subito, con un gran sorriso, ci siamo presentati, si chiama Milva è di Massalombarda e farà tutto il Cammino fino a Finisterre e Muxia. Sono felice pensando di aver trovato una compagna di Cammino ancora prima di iniziare, ma non sarà così: ci perderemo di vista dopo le prime tappe.

Il tempo alla fine passa velocemente e arriva l’ora dell’appuntamento. Emanuel è in orario e basta uno sguardo per riconoscerci. Ci sono altre due ragazze francesi che salgono dietro. Io mi siedo a fianco di Emanuel, lui parla solo francese così lo scambio di parole si riduce allo stretto indispensabile. Mentre sono in macchina con l’app compro il biglietto per il treno Bayonne- SJPdP e mi compiaccio per la facilità e per l’utilità di questi nuovi servizi.

In un paio d’ore raggiungiamo Bayonne ed Emanuel, dopo aver fatto scendere le due ragazza in una strada centrale di Bayonne,  gentilmente mi accompagna  direttamente in stazione. Intorno ai binari diverse persone hanno lo zaino con conchiglie appese e bacchette da trekking  tutte hanno la faccia felice di chi sta per iniziare il Cammino e tutte si dirigono al binario da dove partirà il treno per Sant Jean : ci sono anche i quattro che avevo incontrato all’aeroporto di Bologna. Vedo salire Milva, la chiamo lei mi sorride e si siede vicino a me e facciamo il viaggio insieme.

Dopo poche fermate, verso le 19.00 arriviamo alla stazione di Sant Jean e ci rechiamo subito all’ufficio del Pellegrino (Accueil Saint Jacques). Mentre saliamo lungo la strada si forma una fila di pellegrini con zaino in spalla che vanno tutti verso la stessa direzione. Questa scena che ora mi sembra insolita diventerà la consuetudine quotidiana per molti giorni: pellegrini che percorriamo lo stesso sentiero, la stessa pista calpestando le orme lasciate da chi ci ha preceduti poco prima e quelle ormai cancellate di chi ci ha preceduto secoli fa e tutti in cammino verso Santiago.

Entriamo nell’Ufficio del Pellegrino: ci accolgono facce cordiali di volontari che registrano i nostri nomi, l’età e la nazionalità di provenienza. Sulle credenziali appongono il primo timbro e in quel momento mi rendo conto che il Cammino ha inizio. Ci danno poi una mappa turistica di San Jean con evidenziati i posti dove dormire questa notte e una lista degli albergue che troveremo lungo il Cammino. Salutiamo e mentre usciamo sentiamo quell’augurio che per tanto tempo riceveremo e daremo: Buen Cammino!! 

Cena a “La Vita è bella” di San Jean

Usciamo dall’ufficio, Milva non ha prenotato nulla e sta per piovere, così decide di venire al B&B “La vita è bella”.  Il B&B è gestito da Patrizia che ci accoglie con largo un sorriso e la disponibilità di chi sa fare bene il suo lavoro. La sistemazione è in letti a castello con bagni in comune. Ci ritroviamo in una quindicina di pellegrini tra cui madre e figlio che faranno il cammino insieme.

Il tempo domani minaccia pioggia ma nonostante questo tutti sembra faranno la via alta. Io sono abbastanza combattuto e parlando con Milva siamo propensi a fare quella bassa in quanto con nebbia e pioggia, la via alta perde forse di significato.

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