Parco Brasimone e Suviana

Anello tra le valli del Brasimone e del Carigiola

Questo è stato un lungo trekking ad anello che, partendo dalla valle del torrente Brasimone sul versante emiliano  ci ha portato nella valle del torrente Carigiola sul versante toscano in una giornata iniziata con il cielo coperto che poi si è conclusa col sole e un bel tramonto lungo la via del rientro.

L'escursione è stata impegnativa sia per i dislivelli affrontati sia per altri fattori contingenti: il fondo innevato sul versante emiliano e gli alberi caduti sul sentiero che abbiamo dovuto superare come in un lungo percorso di guerra. L'innevamento in alcuni tratti era abbondante e forse sarebbero state davvero utili le ciaspole che però questa volta abbiamo lasciato a casa.

Nella neve ci si affondava fino al ginocchio

 

Il Percorso

Siamo partiti nei pressi della località Barbamozza in prossimità di una curva della strada che costeggia prima il lago e poi il torrente Brasimone e dopo sale per svalicare e raggiungere Baigno immettendosi nella strada che dal Passo dello Zanchetto porta al lago di Suviana.  In prossimità della curva si prende il CAI 155 fino a Ca' Fontana del Boia, poi il sentiero che porta alla Succhiata e dopo all'Eremo del Viandante, Crinale, CAI 00, Monte delle Scalette, CAI 00, Tabernacolo di Gavigno, Gavigno, CAI 62, Poggio Terrarossa, Passo di Alpe di Cavarzano, Poggio delle Vecchiette, Ca' Fontana del Boia e Barbamozza.

Dati tecnici

Data Escursione: 11 febbraio 2018

Tempo: 09:40 compreso di soste

Percorso ad Anello: Si

Distanza percorsa: 23,00 km

Altitudine min. 590 mt

Altitudine. max 1170 mt

Dislivello in salita: 1144 mt

Dislivello in discesa: 1144 mt

Il Tracciato

 

Descrizione del Percorso

Il trekking si svolge a cavallo del confine tra Emilia e Toscana percorrendo le valli di due torrenti:il Brasimone che, dopo aver alimentato l'omonimo lago si getta nel Setta poco dopo  Lagaro e il torrente Carigiola che si immette nel Bisenzio prima di Vernio. Il percorso non presenta difficoltà particolari se non per la lunghezza che, seppur non eccessiva, ha comunque messo alla prova prima, per il fondo abbondantemente innevato e poi per la presenza di alberi sul sentiero.

Ci ha colpito in particolare la differenza climatica dei due versanti: quello emiliano abbondantemente innevato tipico invernale e quello toscano con tratti praticamente privi di neve dove si poteva essere benissimo ad inizio primavera.

Dopo aver percorso per un lungo tratto in falsopiano la sterrata che conduce a Ca' Fontana del Boia, abbiamo preso la carrareccia verso l'agriturismo La Succhiata e da qui abbiamo proseguito all'Eremo del Viandante dove abbiamo fatto una breve sosta.

Salita sul crinale

Ripreso il sentiero ci siamo portati sul crinale CAI 00 dove abbiamo raggiunto il Monte delle Scalette . Sia dal crinale che dalle Scalette abbiamo potuto godere di un bel panorama verso il Cimone e la valle toscana. Da qui si inizia a scendere per i ripido pendio che ci ha portato al Tabernacolo di Gavigno da dove si è proseguito per la strada asfaltata  fino a raggiungere Gavigno dove abbiamo fatto la sosta del pranzo. Seduti al tavolo di una trattoria abbiamo mangiato i nostri panini accompagnati da un buon bicchiere di vino rosso. Seduti al sole tiepido si stava come si dice " .. da Dio ..".

Sosta pranzo a Gavigno

Non potevamo però permetterci una sosta tanto lunga, così abbiamo ripreso il cammino sul CAI 62 che in questo tratto, si presentava completamente privo di neve, ma ostacolato dai numerosi albaeri caduti che ci ha costretto ad un'incredibile cimcana fino a raggiungere il guado su Carigiola che siamo riusciti a superare all'asciutto grazie al supporto di alberi caduti di traverso al torrente, scoprendo poi arrivati sull'altra riva che il sentiero per un tratto era completamente franato.

Alberi franati sul torrente Carigiola

Seguendo il CAI 62 e continuando la gimcana tra glia alberi abbiamo raggiunto la strada che porta a Caverzano che abbiamo trovato innevata e abbiamo seguito per un lungo tratto fino a superare la deviazione per Poggio di Petto e prima di raggiungere Passo San Giuseppe abbiamo preso il sentiero che ci ha portato in salita verso il Poggio delle Vecchiette Oramai erano le 18:00 e il sole stava tramontando.

Tramonto sulla via del ritorno

 

Qui abbiamo preso la larga forestale che ci ha riportato a Ca' fontana del boia, da dove siamo ritornati alle macchine seguendo il corso del torrente Brasimone