Anello da Badia Moscheta alle Cascate dell’Abbraccio
Dopo un lungo inverno, dove sono stati veramente pochi i fine settimana di sole e che ha visto il CAI rimandare per maltempo più di una uscita programmata , finalmente abbiamo preso lo zaino e messo gli scarponi per andare lungo l’alta valle del Santerno e dei suoi affluenti. E’ stato un bel trekking tra toscana e romagna in una natura ancora assopita ma che mostra i primi segni di risveglio.
Faggete
Il Percorso
Siamo partiti da Badia Moscheta – CAI 713 – Rifugio La Serra – sentiero di raccordo col CA 00 nei pressi di Acqua buona, bivacco Capanna Marcone – CAI 743 – Mulino dei Diacci – Cascate dell’Abbraccio – Rifugio i Diacci – Forestale fino a tornare al Rifugio Serra – Cai 713 – Badia Moscheta
Dati tecnici
Data Escursione: 02 aprile 2018
Tempo: 09:20 compreso di soste
Percorso ad Anello: Si
Distanza percorsa: 18,00 km
Altitudine min. 575 mt
Altitudine. max 1065 mt
Dislivello in salita: 1141 mt
Dislivello in discesa: 1140 mt
Il Tracciato
Descrizione del Percorso
Il percorso si svolge in uno degli ambienti naturali più selvaggi del nostro appennino segendo e attraversando i numerosi corsi d’acqua che vanno ad alimentare prima il Rio Rovigo e poi il Fiume Santerno.
Rifugio La Serra
Partiti da Badia Moscheta, abbiamo preso il sentiero CAI 713 che segue in buona parte la riva destra del Fosso di Moscheta fino al Rifugio Serra. Giunti al rifugio, abbiamo fatto una breve sosta e poi abbiamo preso un sentiero non segnato che superando il Monte Fellone, ci ha portato sul sentiero CAI GEA 00 in prossimità di Acqua Buona.
Mulino dei Diacci
Il cai 00 lo abbiamo percorso fino a Capanna Marcone, dove lo abbiamo lasciato per prendere il CAI 743 che segue per un lungo tratto il Fosso dei Pianacci spostandosi più volte da una riva all’altra impegnandoci così in numerosi guadi. Abbiamo raggiunto il Mulino dei Diacci e, dopo l’ultimo guado su tronchi messi di traverso al torrente abbiamo iniziato a salire su un sentiero che in breve ci ha condotto alle Cascate dell’Abbraccio ripagandoci delle fatiche affrontate fino a quel momento: l’acqua scende da uno sperone di roccia a sbalzo sul sentiero così che ci si possa passare di sotto essendo abbracciati dalla cascata .
Guado nei pressi del Mulino dei Dacci
Dopo aver ammirato questo spettacolo abbiamo ripreso il sentiero che in breve ci ha condotto al Rifugio dei Diacci dove ci samo fermati a mangiare insieme a numerosi turisti che, come noi, si sono goduti in questa festività di pasquetta una giornata in mezzo alla natura.
Ripreso il cammino, siamo tornati indietro per un tratto del sentiero poco prima percorso, superando le cascate e il guado sui tronchi e continuando poi per un altro sentiero non segnato che è confluito su una forestale e da qui abbiamo proseguito fino al Rifugio La Serra da dove, dopo una breve sosta siamo tornati alla Badia