Giorno 10: da Tosantos ad Atapuerca
Prima: Giorno 9: da Grañon a Tosantos | Dopo: Giorno 11: da Atapuerca a Burgos |
Si attraversano i Montes de Oca e la terra di Spagna continua verso Burgos, la Castiglia e Campos. Questa terra è piena di tesori, produce oro ed argento, tessuti e cavalli vigorosi. E’ fertile in pane, vino, carne, pesce, latte e miele.
dal Codex Calixtinus
Lunedi, 3 giugno. Ieri sono cominciati problemi seri ai piedi e purtroppo di domenica la farmacia era chiusa. Speravo di trovarne una oggi ma da Santo Domingo della Calzada a Burgos non ci sono farmacie quindi spero di curarmeli domani. Così ieri ed oggi e sicuramente per diversi giorni il male mi costringerà a diminuire il passo.
Comunque il morale va meglio: ho visto che riesco a camminare così è subentrata una sorta di rassegnazione. Dovrò camminare molti giorni col dolore ai piedi che certe volte mi prende lo stomaco. Questo mi insegna ad accettare i limiti che il caso nella vita ti pone davanti e se non vuoi rinunciare ai tuoi sogni devi accettare dei compromessi. Per ora vado avanti ma devo mettere nei conti un possibile piano B per un rientro anticipato nel caso non potessi proseguire.
Oggi da Tosantos ho lasciato le sterrate tra i campi di grano e vigneti per ascese collinari tra boschi. Arrivati a Villafranca Montes de Oca la pendenza aumenta decisamente fino ad arrivare su crinale dove c’è il monumento ai caduti. Da qui un’interminabile sterrata che segue il crinale per quasi 9 km fino a San Juan de Ortega.
Lungo la pista mi superano tre ragazzi coreani curiosamente coperti da leggins, maniche lunghe e maschere facciali forse per evitare i raggi del sole. Nel Cammino ho incontrato ragazzi di tutte le nazionalità, ma quelli più numerosi provengono dalla Corea. Sembra che facendo il Cammino acquistino crediti per l’università.
Ai lati di questa pista che segue il crinale ci sono sculture improvvisate di totem con cartelli che indicano la distanza e direzione dei luoghi più impensati, e altri tronchi intagliati che la fantasia di chi cammina ha voluto lavorare per lasciare un segno del passaggio.
I panorami sono stupendi come la gente che incontri con la quale incredibilmente ti capisci.
Molti pellegrini partiti da Belorado si sono fermati o San Juan de Ortega o ad Agés io ho proseguito fino ad Atapuerca, un pueblo sperso nel nulla.
Atapuerca è un pueblo in mezzo al nulla ma ha un albergue privato di nuova costruzione molto carino e confortevole. Tipicamente è un pueblo che come tanti vivono del Cammino.
Questa sera cena in autogestione con un irlandese, una ragazza slovena e Marilene una francese che ritrovo a fine tappa da qualche giorno. Mentre aspetto l’ora di cena, una ragazza mi passa a fianco zoppicando, ha una grossa vescica ad un piede. Le propongo di curargliela col solito metodo dell’ago, filo e betadine. Lei accetta e subito nota il miglioramento.
Dopo cena, lei si avvicina al nostro tavolo, e indicando l’irlandese che ha cenato con noi, mi dice che anche lui ha problemi di vesciche, così prendo il mio corredo di pronto soccorso e curo anche lui.
Nel frattempo si è avvicinata una donna inglese che osserva interessata tutta l’operazione. Quando ho terminato faccio vedere le mie lacerazioni su entrambi i piedi: in effetti le mie non sono vesciche normali, ma queste si sono trasformate in vere e proprie lacerazioni della pelle che è venuta via. La donna inglese si mette le mani nei capelli, si alza e dopo un attimo è li con il suo astuccio pieno di garze e altro e si offre a curare i miei piedi. Nel frattempo un’altra ragazza tedesca, Giulia, si vuole rendere utile anche lei e mi chiede di fare una foto al mio piede, la manda per w.a. alla sorella che è infermiera, poi le telefona per chiedere come procedere per la medicazione. Finito il consulto telefonico Giulia riferisce alla donna inglese cosa ha suggerito la sorella infermiera ed entrambe si prodigano per curare e fasciare le piaghe ai miei piedi. Giulia non la incontrerò più, la donna inglese, la perderò di vista per tutto il resto del Cammino e la rivedrò a Santiago dove mi saluterà come se avesse visto un miracolato. Comunque sia la medicazione sarà un toccasana per la giornata successiva.
Dati tenici
Distanza : | 27 km |
Durata | 8,00 ore |
Dislivello in salita: | 522 mt |
Dislivello in discesa: | 390 mt |
Altitudine min.: | 819 mt |
Altitudine max.: | 1158 mt |
Il percorso
Prima: Giorno 9: da Grañon a Tosantos | Dopo: Giorno 11: da Atapuerca a Burgos |