2019-La Rotta FranceseCammino di SantiagoVie e Cammini

Giorno 07: da Logroño a Najera

Prima: Giorno 6: da Los Arcos a Logroño Giorno 8: da Najera a Grañón

Più lontano, bisogna visitare in Spagna il corpo del beato Domingo,
confessore, che costruì la strada tra Najera e Redecilla, là dove riposa.

dal Codex Calixtinus

Venerdì 31 maggio: Come diceva Totò … “è la somma che fa il totale“. Così le gambe e soprattutto i piedi si stanno facendo sentire per i chilometri macinati nei giorni scorsi … e chi glielo dice che domani si ricomincia!?! Oggi ha iniziato a farmi male la pianta di entrambi i piedi tanto da condizionare la mia consueta andatura. Sono un po’ pensieroso in quanto solo dopo sette giorni sto mettendo in forse la possibilità di arrivare alla fine del Cammino. Penso che questi momenti facciano comunque parte di questa esperienza e, come nella vita, per raggiungere obbiettivi che ci si propone occorre essere determinati.

Sarà per questo che molti dicono che il Cammino è in un certo senso una metafora della vita.  

Scoiattolo “domestico”

Questa mattina partito presto da Logroño sono passato da un grande parco cittadino dove ho incontrato un affabile scoiattolo che a fianco del corsello sgranocchiava, incurante di chi gli passava vicino,  noccioline che qualcuno aveva lasciato.

Uscito dalla città il Cammino segue parallelamente una superstrada e quindi perde un po’ del suo fascino.

Le croci su di una rete metallica

Qui una rete metallica è stata riempita dai pellegrini con piccole croci realizzate incrociando bastoncini. Questo gesto come i cumuli di piccole pietre sui cippi testimoniano la volontà di lasciare un piccolo segno del nostro passaggio in quel luogo e probabilmente per molti anche innalzare una segreta preghiera per una speranza nascosta in fondo cuore.

Si riprende poi a camminare su sterrate che si snodano per colline coltivate a vite. Ora però la stanchezza comincia a farsi sentire forse dovuta anche al fatto che il male ai piedi mi obbliga a camminare male distribuendo il peso sulle gambe non in modo naturale.

Verso Navarrete

Poco prima di Navarrete incontro sulla sinistra alcuni ruderi che un cartello indica come i resti di un ” Antiguo hospital de peregrinos San Juan de Acre “.

Il magnifico retablo nella chiesa di Navarrete

Proseguo per Navarrete dove giungo poco dopo e visito la Chiesa. Anche questa come quelle viste fino ad ora sono nate in stile gotico per poi essere arricchite con retablo dove si impongono sculture rinascimentali policrome o dorate che decorano gli altari. Davanti a queste meraviglie si rimane davvero sorpresi che in cittadine relativamente piccole l’arte abbia avuto modo di esprimersi con grande vivacità.

Non sono ancora a metà della tappa di oggi e lo zaino mi pesa come non mai. Cammino cercando di concentrarmi sul panorama, sui campi o sulle poche nuvole che mutano di forma nel cielo per non pensare al male ai piedi.

Cimitero di Ventosa

Arrivo così a Ventosa, un piccolo pueblo a pochi chilometri dalla mia meta. A fianco della pista sorge il cimitero, uno dei tanti cimiteri monumentali che incontrerò sul Cammino. Mi affaccio tra le sbarre del cancello per ammirare quelle lapidi così caratteristiche che sembrerebbe un cimitero storico. Dico una preghiera e proseguo.

Albergue municipal di Najera

Finalmente arrivo Najera dove sono nell’albergue municipal, 70 posti in uno stanzone con letti a castello molto ravvicinati e accoppiati come letto matrimoniale. Fa molto caldo.

Camerata

Ho incontrato i bresciani che avevo intravisto a Larrasoaña. Ho accennato a uno di loro del male ai piedi e lui mi ha consigliato di usare del nastro da chirurgo da tagliare a misura e metterlo nella parte che sfrega e poi ungere il resto del piede con vasellina. Questo accorgimento, non lo adotterò subito e me ne pentirò.

Dati tecnici
Distanza : 31 km
Durata8,40 ore
Dislivello in salita:564 mt
Dislivello in discesa: 462 mt
Altitudine min.: 387 mt
Altitudine max.: 666 mt
Il percorso
Prima: Giorno 6: da Los Arcos a Logroño Dopo: Giorno 8: da Najera a Grañón