2019-La Rotta FranceseCammino di SantiagoVie e Cammini

Giorno 03: da Larrasoaña a Zariquiegui

Giorno 2: da Roncisvalle a LarrasoañaDopo: Giorno 4 da Zariquiegui a Estella

lunedì 27 maggio: Questa mattina, come del resto sta diventando una consuetudine, sveglia alle 6.00, prepariamo in silenzio lo zaino cercando di non fare rumore e di non dimenticare nulla e alle 6.45 Milva ed io siamo già in Cammino.

Non occorre mettere la sveglia per alzarci così presto, sono i rumori di altri pellegrini che si preparano che ti fanno svegliare e questo lo accetti di buon grado perché i tempi sono questi, e a letto non riusciresti comunque dormire più a lungo.

La giornata è iniziata col cielo coperto, ma col passare delle ore migliorerà.

Oggi arriveremo a Pamplona dopo una quindicina di chilometri e l’idea iniziale è quella di terminare la tappa qui per avere più tempo di visitare la città, ma non sarà così.

Verso Pamplona i boschi hanno lasciato spazio ai campi

Il Cammino oggi si sviluppa su sentieri che fiancheggiano la statale con dislivelli di poca importanza. Il paesaggio della Navarra comincia a mutare velocemente. Nei giorni scorsi si passava per boschi di faggio con una natura molto simile ai nostri Appennini. Ora lasciati i boschi il Cammino segue il Rio Argo fino a Pamplona attraversando campi di cereali sui pendii di dolci colline. Milva dice che ricorda molto le sue colline romagnole e forse è proprio così.

Arriviamo a Trinidad de Harre e li mi ha cominciato a fare male la pianta del piede sinistro: spero non si tratti di un principio di infiammazione di qualche nervo o di un fascia muscolare.

ingresso a Pamplona

Giunti a Pamplona avevamo oramai deciso di continuare per non rimanere fermi più di mezza giornata.

Interno della Cattedrale di Pamplona

Qui abbiamo visitato la bellissima cattedrale gotica con volte altissime e pale d’altare (qui vengono chiamate retablo) finemente intagliate e ricoperte in foglia d’oro.

Retablo nella Cattedrale di Pamplona
Retablo nella Cattedrale di Pamplona
Retablo nella Cattedrale di Pamplona

Dopo aver visitato con calma la Cattedrale abbiamo attraversato la città che è molto pulita e ordinata con molto verde nei suoi numerosi parchi pubblici. Arrivati alla zona universitaria siamo usciti dalla città attraversando il Ponte de Acella sul Rio Sadar.

Ponte Acella sul Rio Sdar

Poco dopo un cartello ci segnalava l’ingresso a Cizur Menor dove ci siamo fermati a mangiare il nostro panino in un bar. Il piede continuava a farmi male e, ripreso a camminare mi sono accorto che stavo faticando per stare dietro a Milva che mi distanziava sempre più.

Intanto il sentiero, che fino a quel momento fiancheggiava una strada trafficata, ha cominciato a salire su una collina. Davanti a noi in lontananza un altro pellegrino. Nonostante la mia andatura lenta, ci avviciniamo sempre di più al pellegrino che ci precede. Poco dopo lui si ferma e viene verso di noi, ci saluta ed iniziamo a parlare: si chiama Rony è un ragazzo di 28 anni, libanese, vive in Francia dove lavora in una società di sviluppo software e conosce lo spagnolo. Parliamo in spagnolo. 

Ingresso a Zariquiegui

Il sentiero continua a salire sulla collina.  Entriamo nel piccolo pueblo di Zariquiegui che molto probabilmente vive grazie Cammino, c’è l’albergue San Andres un bar con servizio ristorante.

Rony si ferma qui. Decido di fermarmi anch’io per non sforzare ulteriormente il piede. Milva continua. Vuole allungare le tappe per poter poi arrivare a Santiago e poi raggiungere Finisterre a piedi. Lei ha già la data del rientro, mentre io no.

Ci salutiamo certi che ci incontreremo sul Cammino, ma non sarà così. Non ci vedremo mai più e lei sarà avanti a me sempre di due o tre tappe.

Albergue di San Andrés a Zariquiegui

Quando entro nella camerata con i letti a castello, noto un pellegrino che cerca di curarsi las ampollas (le vesciche) in entrambi i piedi. E’ portoghese, si chiama Hitler e porta un paio di grossi scarponi di cuoio, certo non adatti al Cammino. Mi offro di aiutarlo dandogli ago, filo e betadine.

Gli spiego come fare per forare la vescica lasciandogli dentro il filo per drenare  l’acqua che si forma. Lui ringrazia con un gran sorriso.

A cena stanchi ma felici

Ci troveremo più tardi lui, con suo cugino col quale sta facendo il Cammino  e Rony. A tavola cominciamo a parlare un po’ in spagnolo e un po’ in inglese di politica, del Cammino e dei massimi sistemi e incredibilmente ci capiamo: non so se sia la magia del Camino o l’effetto del vino tinto e della cerveza.

Oggi nel Cammino ho peso Milva che mi ha preceduto e che non incontrerò più. Ho incontrato Rony col quale camminerò insieme domani. E’ così che succede: ci si incontra, si cammina insieme ci si perde e a volte ci si ritrova, ognuno fa il Cammino col proprio passo e si lascia che le persone incrocino i tuoi passi lasciando nel cuore un sorriso e una parola buona.

Dati tecnici
Distanza : 27,5 km
Durata8,30 ore
Dislivello in salita:578 mt
Dislivello in discesa: 455 mt
Altitudine min.: 410 mt
Altitudine max.: 625 mt
Il Percorso
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