2019-La Rotta FranceseCammino di SantiagoVie e Cammini

Giorno 04 da Zariquiegui a Estella

Giorno 3 da Larrasoaña a ZariquieguiDopo: Giorno 5: da Estella Los Arcos

Estella dove il pane é buono, il vino eccellente, la carne ed il pesce abbondanti e che é ricca di cose buone.

da Codex Calixtinus

martedì 28 maggio: Questa mattina ho salutato i due cugini portoghesi e sono partito con Rony. Il cielo mattutino non è sgombro da nuvole ma non dovrebbe piovere.

Verso l’Alto del Perdon

Appena usciti da Zariquiegui abbiamo ripreso il sentiero che subito ha ripreso a salire verso l’Alto del Perdon punto caratteristico del Cammino.

Banchetto a donativo

Prima di arrivare in cima incontriamo un banchetto a donativo con frutta, acqua, bibite per uno spuntino preparato da qualcuno per i pellegrini di passaggio. Prendo un’arancia e lascio il mio donativo. Pochi passi ancora e siamo in cima. Tira un forte vento ma l’aria è pulita e ti fa respirare a pieni polmoni.

Alto del Perdon

Si arriva sull’Alto de Perdon dove c’è quella caratteristica installazione che vuole essere un monumento ai Pellegrini: sono sagome di antichi pellegrini che si muovono a piedi o a cavallo. Su di una sagoma spicca una scritta “Donde se cruza el camino del viento con el de las estrellas”. Rimango un attimo a pensare a quelle parole : “Dove si incrocia il Cammino del vento con quello delle stelle” e penso a quanto ho letto che vuole che la via lattea corra proprio sopra al Cammino di Santiago, forse è solo poesia ma a me piace credere sia vero.

Il piccolo pueblo di Uterga

Il vento mi sferza il viso, respiro forte e riprendo a camminare. Superata la cima dell’Alto, il sentiero comincia decisamente a scendere. Rony si è fermato per via delle vesciche. Io ho continuato e più avanti e lo aspetto ad Uterga dove mi raggiunge mentre mi riposo mangiandomi l’arancia presa all’Alto del Perdon.

Si parla un poco poi lui decide di prolungare la sosta, così io riprendo il Cammino.   Hitler l’ho superato più avanti, era seduto per terra per curarsi i piedi e a fianco aveva quei grossi scarponi di cuoio. Gli dico che forse sono troppo pesanti per il Cammino, lui mi guarda e sorride con un faccia che pare voler dire ” … me ne sono reso conto.” Quando qualche giorno dopo lo incontrerò, ai piedi aveva un leggero paio di scarpe da trail.

La Navarra continua ad essere una regione varia e bellissima molto verde e piena di corsi d’acqua e di storia.

Puente la Reina

Arrivo a Puente la Reina, altro punto caratteristico del Cammino, infatti qui si uniscono i due cammini che partono dalla Francia: il navarrese, quello che sto facendo io e che inizia da San Jean Pie de Port e quello aragonese che inizia da Samport. A Ponte la Reina questi due cammini diventano uno solo fino a Santiago. Faccio porre i sellos nelle credenziali sia nella chiesa di Santiago y San Pedro sia nel Rifugio dei Pellegrini e di nuovo in cammino lasciando alle spalle la città dopo aver superato il caratteristico ponte a schiena d’asino.

Piste solitarie tra campi di cereali

Il forte vento del mattino ha intanto sgombrato il cielo che ora mostra ampi spazi di azzurro. Attraverso campi di grano vite su sterrate solitarie.

Padre russo con le piccole figlie

Un incontro prezioso: un padre russo con due bambine e un passeggino. Forse le più giovani pellegrine.

Arrivo finalmente ad Estella dopo quasi 36 km. Qui sono alloggiato in un albergue Parroquial a donativo. Mi riceve una Hospitaliera gentilissima che mi accoglie con un gran sorriso. Timbro delle credenziali, registrazione e poi il solito rito di fine tappa: lavare e stendere le poche cose che si indossano.

Incontro Loretta una ragazza di Belluno che ha un gran male a una gamba forse per averla sforzata troppo nelle tappe precedenti. Mi metto d’accordo con lei e vado a comprare qualche cosa da cucinare insieme per condividere per la cena.

Camerata ad Estella

Mentre vado a dormire penso alla  bella esperienza che sto vivendo questa che non è solo un senso di libertà, ma la presunzione di poter vivere con poco, la spontaneità della condivisione, il fidarsi di chi hai appena incontrato, salutare chi incontri anche se è un perfetto sconosciuto. Forse in queste semplici cose sta la magia del Cammino. Mi domando allora perché nella vita di tutti i giorni tutto sembra così difficile e complicato, perché ognuno di noi si chiude in un guscio di diffidenza e solitudine senza dare spazio agli altri.

Dati Tecnici
Distanza : 36,26 km
Durata9,50 ore
Dislivello in salita:784 mt
Dislivello in discesa: 982 mt
Altitudine min.: 336 mt
Altitudine max.: 756 mt
Il Percorso
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