2019-La Rotta FranceseCammino di SantiagoVie e Cammini

Giorno 23: da Foncebadon a Ponferrata

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Domenica 16, giugno. Questa mattina sveglia alle 5.30. Ormai ho affinato una tecnica efficace per “sgattaiolare” via dalla camerata senza disturbare. La sera preparo lo zaino così la mattina recupero il sacco a pelo e la lampada frontale ed esco silenziosamente. Nella grande tavola c’è già chi sta facendo colazione. Facce assonnate ma contente, tra loro c’è anche Paola, Fabio non o vedo deve essere ancora in camerata. Cafè y leche con tostatas è diventata la mia colazione classica. Sul tavolo ci sono anche biscotti, spremute ed altro.

Albergue di Foncebadon

Mi metto in cammino. Paola è già andata avanti. E’ l’aurora, sono i momenti che precedono l’alba e il sole ancora non è sorto. Respiro con piacere l’aria fresca del mattino che sembra rinvigorirti. Inizio a salire verso la Cruz de fierro. Prima di arrivare, sul punto più alto del sentiero, prima che questo giri a destra, mi fermo ad attendere il sorgere del sole. Uno spettacolo meraviglioso e una nuova giornata ha inizio.

Il sole sorge in una nuova bellissima giornata

Qui siamo circa a 1500 mt di altitudine, in questa tappa si scenderà di circa 1000 mt per arrivare ai 500 di Ponferrada.

Fra poco arriverò alla Cruz de hierro un altro sito caratteristico del Cammino ed ho pensato alle migliaia di pellegrini che da tempi storici hanno ripetuto la tradizione di lasciare ai suoi piedi una pietra portata con se dall’inizio del Cammino. Le pietre hanno formato una vera piccola collina.

La Cruz de hierro

Un gesto simbolico ma pieno di emozione pensando ai tanti significati di liberazione, speranza, preghiera che porta con sé e che ognuno può dargli in modo diverso. La mia pietra l’ho presa da Castiglione dei Pepoli sotto la Croce di Geppe e lasciandola sotto questa Croce in Spagna anch’io ho dato ad essa un significato particolarmente personale unendomi ai pellegrini che mi hanno preceduto e a quelli che verranno. Poi dopo una sosta di nuovo in Cammino.

Il piccolo pueblo di El Acebo

Si attraversano piccoli pueblos prima El Acebo, poi Riego de Ambros ed infine Molinaseca, con caratteristiche case dai balconi in legno e tetti in ardesia nera. I pueblos, nella loro semplicità sono puliti e ordinati e un senso di pace si avverte tra le persone che vi abitano.

Bacononi aggettanti

In ognuno di questi si trovano bar o piccoli negozi di alimentari che vendono un po’ di tutto e non manca qualche banchetto a donativo. Incrocio altri pellegrini con i quali mi affianco per scambiare qualche parola. Paola è rimasta indietro ed io proseguo felice. L’ultimo tratto scende verso la cittadina di Ponferrada dopo aver percorso 28 km.

Sono nell’albergue parroquial dove mi raggiunge Paola, poi incontro anche Juan con sua figlia e l’immancabile Eusebia, la nonnina di 82 anni che ha una verve da fare invidia. Lei cammina leggera mandando avanti lo zaino con i trasporti organizzati, e nelle prossime tappe fino a Muxia dove continuamente ci incontreremo, lei arriverà sempre prima.

Albergue con idromassaggio per i piedi

L’albergue è una bella struttura dove c’è anche una vasca per  idromassaggio per i piedi, una coccola che non mi lascio sfuggire. 

La raccolta delle scarpe prima di entrare in camerata

Dopo i soliti riti di fine tappa, vado nel centro della cittadina per vedere il bel Castello di Ponferrada che ha origini templari. Qui incontro Yuri che ha la prenotazione in un albergue privato. Facciamo due chiacchiere bevendo un calice di vino tinto, poi se ne va perché deve trovarsi la sera con altri compagni di Cammino. Un cartello avvisa che a Santiago mancano solo 210 km.

Dati tecnici
Distanza : 28 km
Durata7,10 ore
Dislivello in salita:478 mt
Dislivello in discesa: 1382 mt
Altitudine min.: 519 mt
Altitudine max.: 1509 mt
Il percorso
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