2019-La Rotta FranceseCammino di SantiagoVie e Cammini

Giorno 34: da Negreira a Olveiroa

Prima: Giorno 33: Santiago – Negreria Dopo. Giorno 35:da Olveiroa a Finisterre

Giovedì, 27 giugno. Oggi lunga tappa di 32 km iniziata prima del sorgere de sole che abbiamo visto al di sopra della fitta nebbia che copriva la valle. Ho camminato per sentieri piste e asfalto in un continuo “subir y bajar” (salire e scendere) per panorami sempre incantevoli.

Horreo in pietra

Qui si continuano a trovare sempre degli “horreos” con i classici sostegni a fungo. Ora per lo più sono in pietra e questi devono essere davvero antichi.

Uno dei tanti “Crucero” dove viene rappresentata anche la Madonna

Da giorni incontro questi “cruceros” bifronte particolari qui in Galicia. Sono croci scolpite in pietra poste su di una colonna sempre in pietra e su di un lato c’è il Cristo crocefisso, mentre sull’altro la Madonna. Sono espressione della dualità maschile e femminile che in epoca antica era venerata.

Più volte ho incrociato Paola che camminava con Eusebia che ho salutato calorosamente. Ho affiancato David con Mercedes con i quali ho fatto un tratto insieme parlando piacevolmente in spagnolo dello stato d’animo che provavo.

Sempre pascoli nelle campagne galiziane

Fabio, col quale avevo iniziato a camminare è rimasto indietro con Astrig che oggi prova a fare la tappa a piedi. In definitiva mi sono trovato spesso a camminare ancora una volta da solo.

Uno dei dormitori dell’albergue di Olveiroa


L’albergue di Olveiroa è, come dire distribuito, su alcune strutture: in una c’è la reception, in altre due ci sono le camerate e bagni e in un’altra ancora la cucina che questa volta è attrezzata con stoviglie.

Una camerata dell’albergue


L’hospitalero non è ancora arrivato ma un cartello invita a prendere posto nell’albergue. Così mi sistemo poi doccia e il solito lavaggio della biancheria. Mi siedo nel vicino bar a bere una cerveza e conosco una ragazza, Judith, che ha iniziato il Cammino a Santiago per arrivare a Muxia. Ha una brutta vescica ad un piede e le fornisco la mia oramai collaudata “attrezzatura” e le faccio vedere come deve fare per curarsela. Lei ringrazia di cuore.

Cena tra pellegrini, compagni nuovi e vecchi

La sera ci organizziamo per una cena insieme dove partecipano anche altri pellegrini conosciuti all’albergue. Con Fabio compro quello che necessità nel vicino ristorante privato che si presta anche come minimarket. Riusciamo a fare pasta al pomodoro con insalata. Compriamo l’immancabile vino tinto e la sera si passa in allegria. Ci siamo noi, ormai soliti Fabio, Astrig,Paola ed io, poi si sono aggiunti Mercedes, Leonardo e Judith.

Riflessioni personali
Durante il Cammino di oggi ho pensato al mio stato d’animo confermando che il mio Cammino spirituale sia finito a Santiago sulla tomba dell’Apostolo. Quelle emozioni, quella motivazione che mi ha spinto fino all’altro giorno sono definitivamente svanite. Mi ritornano in mente le parole che mi disse il francese “… Giacomo ci chiama..” devo dire rispecchiava il mio sentimento anche se questo l’ho capito solo quando mi sono trovato davanti alla tomba di Giacomo e dopo le parole di don Fabio. Quando sono partito tutto questo non mi era per nulla chiaro e non ne ero assolutamente consapevole. Infatti per tutto il Cammino mi sono sempre detto che la meta fosse il Cammino stesso.
Dopo le parole di don Fabio e dopo aver raggiunto Santiago e pregato sulla sua tomba, solo li mi sono reso conto che quella, fosse la mia meta.
Poi mi sono sentito svuotato e ho capito che tutto era compiuto. Raggiungere ora Finisterre lo considero come una continuazione del Cammino fatto, percorrendo le orme dei Pellegrini che nel Medioevo e nei secoli successivi, dopo aver pregato sulla tomba del Santo, raggiungevano La “finis terrae” considerati il punto più occidentale del mondo conosciuto dove il sole andava a morire nell’Oceano per poi risorgere a un nuovo giorno. Metafora del pellegrino che giunto a Finisterre si disfava qui dei suoi vecchi abiti per vestirne di nuovi quale segno del profondo rinnovamento e purificazione interiore.
Al di la di quel mare si celava l’ignoto, come a volte l’ignoto, il non conosciuto, si cela dentro di noi. Sono le domande che lungo il Cammino non hanno trovato risposta e delle quali si deve aver rispetto senza volere per forza trovarne una.
I prossimi giorni saranno due tappe brevi per raggiungere Finisterre e terminare definitivamente questo Cammino, questa esperienza interiore che ha coinvolto la mia anima e il mio cuore.

Prima: Giorno 33: Santiago – Negreria Dopo. Giorno 35:da Olveiroa a Finisterre
Dati tecnici
Distanza : 33 km
Durata8,10 ore
Dislivello in salita:772 mt
Dislivello in discesa: 675 mt
Altitudine min.: 167 mt
Altitudine max.: 476 mt
Il percorso