Giorno 28: da Barbadelo a Portomarin
Anche oggi si sono consumati i soliti riti che sembrano ripetersi da tanto tempo: sveglia all’alba, prendere in silenzio le proprie cose per non disturbare chi ancora dorme, curarsi i piedi, e zaino in spalla per camminare immergendomi nell’ambiente che si attraversa in questo spostarsi per andare altrove attraversando pueblos dove difficilmente incontri persone.
Senti i muggiti nelle stalle, qualche cane che abbaia, l’odore pungente del letame. Poi esci dal pueblo riprendi sentieri in terra battuta limitati da muretti a secco. Il giallo delle ginestre è un tocco di colore nel cielo che questa mattina è ancora coperto.
Ho visto numerosi “horreos” caratteristici depositi di cereali sopraelevati di sapore celtico. I piedistalli di questi magazzini sono fatti in modo da non permettere ai topi di entrarvi. Alcuni sono in legno altri in pietra, alcuni abbandonati ed altri che sono tutt’ora in uso.
Lungo la strada può capitare di trovare un banchetto con qualche cosa da mangiare e un cartello che dice “donativo”. Mi fermo e la donna dall’altra parte mi saluta e sorride con una bocca sdentata. Mi parla ma è gallego stretto che non capisco. Prendo una banana, lascio il donativo e la saluto lei ringrazia e mi augura Buen Camino.
Dopo circa 20 km sono a Portomarin dove agli inizi degli anni ’60 del secolo scorso per fare lavori all’invaso del lago artificiale hanno smontato pietra per pietra l’antica Chiesa ricostruendola in posizione elevata dove oggi si trova.
Una parete riporta ancora la marcatura delle pietre per la corretta ricollocazione.
Sono nell’alberghe della Xunta come in Galicia viene chiamato il Municipal. Ho ritrovato Juan con sua figlia e la nonnina Eusebia di 82 anni. Paola, che ha fatto una parte del Camino con me è andata avanti altri 7 chilometri fino a Gonzar. Juan mi dice che la situazione al piede è peggiorata e certamente ha l’unghia del piede infettata e piena di pus. Oggi andrà in ospedale a farsela curare.
Mi sdraio sul letto basso di un castello e mi trovo questa scritta lasciata da un pellegrino che mi ha preceduto che evidentemente soffriva di vesciche ai piedi. Sorrido e penso a quanto anche a me è capitato.
Oggi ho superato il km 100 per Santiago. Ogni passo mi avvicina al termine di questa bella esperienza ma sono felice che si sta avvicinando il giorno di tornare a casa.
Dati tecnici
Distanza : | 20 km |
Durata | 5,0 ore |
Dislivello in salita: | 412 mt |
Dislivello in discesa: | 598 mt |
Altitudine min.: | 332 mt |
Altitudine max.: | 665 mt |