Giorno 33: Santiago – Negreria
Prima: Giorno 32: da O’Pedruzo a Santiago | Dopo. Giorno 33: Da Negreira a Olveiroa |
Questa mattina con Paola ci siamo diretti all’appuntamento con Fabio davanti alla Cattedrale. La giornata promette pioggia e questa non si è fatta attendere.
Arrivati alla Iglesia di Santa Maria del Cammino dove don Fabio dice messa, ha iniziato a piovere e, riparati alla meglio sotto di un balcone ci siamo messi le mantelle.
Arrivati in Piazza de Obradorio, Paolo era già li che ci aspettava sotto al portico. C’è anche l’amica spagnola di Paola che è venuta a saltarci. Lei si ferma ancora un giorno a Santiago dove ha finito di camminare. Mi dà la Credenziale per Finisterre che aveva preso ieri perché a lei non servono. Fabio corre a prenderne una all’oficina del pelegrino. Quando arriva, ancora qualche foto e poi, dopo un ultimo sguardo alla Cattedrale ci mettiamo in cammino in direzione di Finesterre.
Usciti da Santiago il sentiero si è inoltrato in boschi di eucalipto mentre la pioggia della mattina rafforzava divenendo un vero e proprio acquazzone, ma equipaggiato bene non mi sono bagnato e mi sono sentito felice insieme ai miei compagni di viaggio. Mentre cammino sotto la pioggia penso che ormai non mi fermerà più nessuno.
E’ sorprendente come lo stato d’animo sia cambiato con l’arrivo a Santiago. Non c’è più quella attesa, quel sentirsi viandante verso un luogo preciso, verso la meta. Dopo l’arrivo a Santiago la sensazione precisa che tutto sia compito è netta. Il camminare di oggi è quello di un semplice trekking, il trasporto come se stessi facendo una cosa speciale che ho provato sino a Santiago è svanito.
Arrivati a Nigreria ha smesso di piovere e tra le nuvole si sta aprendo qualche squarcio di azzurro e sta uscendo il sole. Fabio si è ritrovato con la sua amica Astrig, che anche oggi ha fatto la tappa in pullman, e alloggiano in un albergue privato, mentre io con Paola sia qui in quello della Xunta. Ho notato che negli albergue della Xunta, quindi quelli della Galicia oltre ad esserci le cucine prive di vettovaglie e attrezzature per cucinare, ci sono le docce prive di porta. Non so quale sia lo scopo di questa scelta se non quello di fare in modo che la gente vada ai ristoranti o bar del pueblo e stia sotto la doccia il minimo indispensabile.
Insieme a Paola ci troviamo a cena anche con Fabio e Astrig per un pasto del pellegrino. Un po’ di chiacchiere e qui Astrig riconosce la durezza della lingua tedesca rispetto alla musicalità di quella spagnola tanto da chiedere di chiamarla Ines perché le sembra un nome più dolce. Si sta un po’ insieme a goderci la serata e poi si ritorna in branda. Domani ci aspetta una tappa di quasi 32 chilometri ma sono gli ultimi sforzi e la cosa non mi preoccupa. Mi sto proteggendo i piedi oramai guariti con un nastro telato adesivo e abbondante vasellina, quella usata in ambito sportivo contro gli sfregamenti.
Vado a letto felice pensando di arrivare a Finisterre, all’Oceano dove nel Medio Evo si pensava il mondo finisse, e contento di tornare presto a casa.
Prima: Giorno 32: da O’Pedruzo a Santiago | Dopo. Giorno 33: Da Negreira a Olveiroa |
Dati tecnici
Distanza : | 27 km |
Durata | 7,10 ore |
Dislivello in salita: | 760 mt |
Dislivello in discesa: | 867 mt |
Altitudine min.: | 49 mt |
Altitudine max.: | 285 mt |