Giorno 09: da Grañon a Tosantos
| Prima: Giorno 8: da Najera a Grañón | Dopo: Giorno 10. da Tosantos a Atapuerca |
Più lontano, bisogna visitare in Spagna il corpo del beato Domingo, confessore, che costruì la strada tra Najera e Redecilla, là dove riposa.
dal Codex Calixtinus
Domenica 2 giugno. Oggi pessima giornata a causa dei dolori ai piedi. I cerotti messi ieri non sono serviti a nulla e questa sera sulla pianta del piede destro ho una lacerazione della pelle. Questo è il momento più critico del Cammino tanto che mi sono venuti pensieri di abbandonare a Burgos. Sono triste.
Lungo il Cammino oggi ho incontrato un pellegrino di Imola, si chiama Giuliano è infermiere e sta facendo il Cammino in modo molto tranquilo (come dicono qui) facendo circa 10-15 km al giorno. Durante una sosta mi ha dato alcune garze per poter medicare la piaga al piede. Questa solidarietà ti fa sentire meno solo e ti da forza.
Mi sono accorto che il male ai piedi mi impedisce di apprezzare appieno della natura e dei panorami nei quali cammino essendo concentrato su ogni passo cercando di evitare di poggiare il piede sui sassi più grossi o su irregolarità del terreno.
Oggi ho lasciato la regione della Rioja e sono entrato in quella di Castilla y Leon. Mi aspetteranno ora le grandi città di Burgos e Leon con le loro superbe Cattedrali e in mezzo le mesetas con immensi panorami e distese infinite di campi coltivati a cereali.
Nella tappa di oggi ho attraversato numerosi pueblos dove non sono mancati i caratteristici grandi nidi di cicogna abbarbicati su ogni sorta di manufatto che svetti verso l’alto. Il primo pueblo incontrato e Redicilla del Camino ricordata nel Codex Calixtinus per essere stata unita a Najera dalla strada fatta costruire da Santo Domingo de la Calzada per facilitare il cammino dei pellegrini. Più avanti poi, a Viloria de Rioja una targa ricorda il luogo dove nacque Santo Domingo:
” En esta Villa naciò Santo Domingo Garcia : ‘Santo Domingo de la Calzada’. En frente la igliesa està la casa en donde naciò en 1019 y dentro, la pila donde fuè bautizado. Despues de dedicar su vida y sus bienes a los peregrinos muriò el 12-05-1109 a los 90 años”
L’accoglienza all’albergue Parroquial di Tosantos è stata molto calorosa. Ci sono tre hospitaleros molto affabili con i quali abbiamo preparato la cena e mangiato insieme e poi abbiamo avuto un momento molto toccante di preghiera nella piccola Capilla (Cappella). La Capilla è uno spazio, ricavato nel sottotetto. Una semplice croce e null’altro la caratterizza come luogo di preghiera. Abbiamo fatto un momento di silenzio e poi si sono lette alcune preghiere nella propria lingua: spagnolo, francese, italiano, irlandese concludendo con la lettura di altre preghiere scritte da pellegrini che ci avevano preceduto. Queste preghiere sono state le più commoventi perché scritte da chi ha fatto il Cammino portando con se, sulla propria carne viva speranze di ottenere grazie forse insperabili: figli drogati, malattie incurabili, rapporti in famiglia da sanare.
Penso che questi saranno i momenti che rimarranno nei nostri ricordi come i più significativi del Cammino dove l’umanità la tocchi con mano e la commozione ti inumidisce gli occhi e ti fa venire un groppo alla gola.
Ringrazio il Signore e la mia famiglia che mi sta sostenendo in questa che è una vera esperienza di vita, soprattutto in questi momenti dove senti di non riuscire a farcela.
Dati tenici
| Distanza : | 23 km |
| Durata | 7,40 ore |
| Dislivello in salita: | 410 mt |
| Dislivello in discesa: | 320 mt |
| Altitudine min.: | 687 mt |
| Altitudine max.: | 826 mt |
Il percorso
| Prima: Giorno 8: da Najera a Grañón | Dopo: Giorno 10. da Tosantos a Atapuerca |
