2019-La Rotta FranceseCammino di SantiagoVie e Cammini

01 – Pensieri prima di partire

segue: In viaggio verso SJpdP
Prologo

Andare a Santiago è sempre stato uno dei miei desideri da quando, molti anni fa, ho iniziato a fare escursioni nel nostro Appennino. Lo spirito che spinge un viandante o un pellegrino a spostarsi a piedi verso una meta lontana, con le poche cose essenziali che si possono portare in una bisaccia o in uno zaino, affrontando incognite e abbandonarsi in gran parte alla provvidenza, mi ha da sempre affascinato.

Le dimensioni dello spazio e del tempo nelle quali ci immergiamo nel nostro andare, si dilatano e si intrecciano creando una nuova dimensione nella quale ti trovi a camminare senza volerlo passo dopo passo: la dimensione del tuo spirito che ti fa camminare nei sentieri più ardui e difficili: quelli che abitano in te.

Così quest’anno alla fine di maggio, sono partito in un viaggio a piedi che mi ha portato in 36 giorni a percorrere quasi 900 chilometri partendo dai piedi dei Pirenei sul lato francese fino ad arrivare in Galizia, a Santiago sulla tomba dell’Apostolo e poi oltre per raggiungere la fine del mondo conosciuto nel Medioevo prima a Finisterre e poi Muxia.

Ho deciso di raccontare questa mia esperienza in questo blog, un po’ per me per riordinare i ricordi e un po’ per condividerla con quanti non l’hanno mai fatta o hanno in progetto di farla, ma anche con chi questa esperienza l’ha fatta perché ogni Cammino è unico e vissuto in modo del tutto personale.

Giovedì 23 maggio. Sono arrivato alla vigilia della partenza. Lo zaino è pronto ormai da qualche giorno e, questa volta, pesa meno di 8 kg. Spero  di aver preso tutto, comunque sia, sul Cammino troverò quello che eventualmente manca. Sullo zaino porterò la conchiglia  che identifica il Pellegrino in Cammino anche se ancora non so bene con quale spirito stia partendo: se Pellegrino  o semplice viandante.

Sicuramente vivo questo come un dono in un momento della vita che mi sento di ringraziare Dio per tutto quello che ho avuto iniziando dalla mia meravigliosa famiglia, e poi il lavoro e ora la mia nuova vita da pensionato.

Di certo il Cammino, sarà un impegno per il fisico non abituato a percorrere quotidianamente tanti chilometri, ma sarà altrettanto impegnativo per lo spirito non abituato a guardarsi allo specchio dell’anima al ritmo dei passi scanditi in un tempo che si dilata e del quale presto se ne perde la cognizione.

E’ il “Camino del la vida “ come viene chiamato ed è arrivato per me il momento di farlo. Come si dice  “nessuno può camminare al tuo posto … il tuo Cammino lo puoi fare solo tu…”. Confesso che ho l’adrenalina a mille e l’entusiasmo alle stelle. Domani mattina ho il volo per Bordeaux poi un passaggio con bla bla car fino a Bayonne e qui trenino per Sant Jean Pied de Port dove passerò la notte in ostello.

Con bla bla car prenderò il passaggio da Emanuel che lavora all’aeroporto di Bordeaux e vive a Bayonne e fa il pendolare. Mi ha mandato un simpatico messaggio per la conferma dell’incontro e utilizzando probabilmente il traduttore di Google è venuto fuori così:  “L’appuntamento è ai piedi di una grande bottiglia di bordeaux che si trova di fronte alla sala B, livello arrivi, porta 9. Quando esci dalla porta 9 vedrai immediatamente la bottiglia di Bordeaux, aspettami ai suoi piedi. Chiamami quando arrivi in fondo alla bottiglia”.

Sabato mattina mi aspetta una tappa impegnativa di 26 km per superare i Pirenei e raggiungere Roncisvalle, per passare dalla Francia in Spagna. Poi si camminerà  sempre verso Ovest verso Santiago. Parto solo ma certamente lungo il Cammino non lo sarò mai.

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