Via di San FrancescoVie e Cammini

Sui passi di San Francesco: Un giorno al Santuario

a piedi con mio figlio da La Verna ad Assisi

prima: La Partenzasegue: 1-da La Verna a Peve S. Stefano

Venerdì 31 agosto 2018, La Verna

Fatta colazione assieme a Davide ed Anna, ci salutiamo e, lasciato Chiusi, prendiamo il Sentiero Natura percorso la sera prima ma, raggiunto bivio, abbiamo continuato diritto fino ad incrociare l’antica Via della Beccia, una ripida strada lastricata che in passato costituiva l’unica via di accesso al santuario.

Cappella degli uccelli sulla via della Beccia

In prossimità di una curva a gomito c’è la Cappella degli uccelli eretta nel 1602 a ricordo della festosa accoglienza che una moltitudine di uccelli fece a san Francesco.  Fatto l’ultimo ripido tratto, arriviamo al Santuario dal portone da cui giungevano gli antichi pellegrini.

Sul piazzale che guarda la valle verso Chiusi e Arezzo, mi metto a parlare con Adele, una signora che mi ha raccontato come da bambina ha trascorso molto tempo da queste parti e dell’importanza che ricopre la testimonianza cristiana nel mondo di oggi e come noi nel nostro piccolo possiamo, se vogliamo, fare la nostra parte perché il mondo sia un po’ migliore.

Le ho raccontato che tanti anni fa La Verna fu la prima tappa del mio viaggio di nozze nella terra di San Francesco e ora sono qui con Andrea per fare il Cammino fino ad Assisi. Lei, contenta, mi ha augurato che tutto vada per il meglio. Ci siamo salutati, una bella persona con la quale ho parlato volentieri.

La foresteria inizia ad accogliere i pellegrini dopo le 11. E’ ancora presto. Ci fanno lasciare lo zaino in uno sgabuzzino e noi torniamo sul piazzale. Andrea va a vedere il Sasso Spicco, mentre io entro in chiesa. Mi siedo su di una panca e rimango in silenzio con tanti pensieri per la mente.

Ci ritroviamo con Andrea sul piazzale, vedo un ragazzo con lo zaino e mi sembra naturale avvicinarlo per sapere se farà la nostra stessa strada. Si chiama Alessandro ed è della provincia di Milano, sta facendo il Cammino di Assisi che parte da Dovadola. È in cammino da qualche giorno poi domani continuerà per Caprese Michelangelo e ci precederà di un giorno dopo che i due cammini si riuniranno a Sansepolcro.

Passiamo con lui parte della giornata ed Andrea trova subito vari argomenti su cui confrontarsi, soprattutto quello della fotografia analogica alla quale si sta appassionando. Alessandro, ha diverse macchine fotografiche a rullino e sviluppa in proprio ed è anche per lui una grande passione.

Arriva l’ora del checkin, ci viene timbrata la credenziale. Il primo timbro che sugella l’inizio di una meravigliosa avventura. Portiamo gli zaini nella camerata riservata ai pellegrini che si trova in cima ad una rampa di scale proprio vicino alla porta dove termina la Via della Beccia che costituiva l’accesso al Santuario. E’ un unico grande ambiente con 12 letti, bagno e doccia in comune. Siamo i primi e occupiamo i nostri posti lasciando lo zaino sul letto. La ragazza della reception ci ha detto che non sono previsti altri arrivi.

La Foresteria de La Verna riservata ai pellegrini

Mangiamo insieme un panino con una birra parlando dei viaggi: Alessandro ci dice di sua figlia e del viaggio in America fatto col nonno e del volo in elicottero costato un botto. Andrea racconta del suo in America con suo fratello e del prossimo che faranno in Giappone.
Ci salutiamo certi di rivederci più tardi.

Nel pomeriggio io e Andrea visitiamo il Santuario con insolita calma, senza fretta, lasciandoci rapire dalla struttura robusta delle mura costruite sulla roccia che in molte parti la inglobano facendone diventare un tutt’uno con le pareti massicce.

Il Santuario incastonato nella roccia

Poi il portico dei fioretti, il letto di san Francesco dentro la roccia dove riesco a ricavarmi qualche minuto di pace assoluta, il precipizio, e le maioliche della Robbia sempre splendide.

Letto di S. Francesco all’interno di una grotta

Partecipo ai Vespri e alla processione lungo il Portico dei Fioretti coi frati che cantano in gregoriano: momenti suggestivi e intensi.

Processione lungo il “Portico dei fioretti” con canti in gregoriano

Il tempo passa rapidamente, arriva l’ora di cena e ci troviamo in una tavolata con altri pellegrini. Ritroviamo Alessandro e si unisce a noi una ragazza dalla faccia simpatica e luminosa. Si chiama Clare è di origine sud africana che vive in Inghilterra. Ha sperato tanto in un lavoro nell’ambito gestionale che alla fine è arrivato. Questo Cammino lo fa per ringraziamento. È arrivata a Padova in aereo dove sapeva solo che da lì iniziava il Cammino di Sant’Antonio e in 21 giorni è arrivata qui a La Verna. Ora si fermerà un paio di giorni poi riprenderà il Cammino alla volta di Assisi.

Dopo cena, gli ultimi turisti hanno lasciato il Santuario e ora, mentre le luci del giorno lasciano il campo alle ombre e alla oscurità, il Santuario si illumina in una scenografia suggestiva attorniata dal silenzio che lascia liberi i pensieri della mente.

Arriva la sera al Santuario

Alla fine mi decido ad andare a dormire pensando che domani cammineremo da soli: Alessandro prenderà un percorso diverso dal nostro e Clare si fermerà al Santuario. Non mi sarebbe affatto dispiaciuto se si fosse unito a noi qualche compagno di viaggio.

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