Via di San FrancescoVie e Cammini

3- Sui passi di San Francesco: da Pian della Capanna a Citerna

A piedi con mio figlio da La Verna ad Assisi

prima: 2-da Pieve S. Stefano a Pian della Capannasegue: 4-da Citerna a Città di Città di Castello

Lunedì 3 settembre 2018, Citerna

Anche questa notte mi sono svegliato più volte: non capisco perché, forse l’adrenalina sprigionata da questa esperienza. Ci siamo alzati alle 6,30 abbiamo preparato gli zaini e siamo scesi per la colazione. C’era anche il trio familiare che però sarebbe partito dopo di noi. Saldiamo il conto e salutiamo Federico ringraziandolo dell’accoglienza e della bella serata  e ci mettiamo in cammino.

Abbeveratoio lungo il sentiero

La tappa di oggi è stata bellissima. Il primo tratto attraversa la Riserva dell’Alpe della Luna, tra boschi e praterie dove abbiamo incontrato alcuni branchi di caprioli. Siamo quindi arrivati all‘Eremo di Montecasale di cui abbiamo visitato le celle con  porticine così basse che costringevano a chinare il capo per entrare, poi lo splendido chiostro reso carico di una particolare atmosfera per i raggi del sole che lo illuminavano accendendo di rosso i vasi di gerani.

Piccola Cappella all’interno dell’Eremo

All’esterno abbiamo incontrato Fra Giovanni che con grembiule e ramazza puliva l’acciottolato raccontandoci alcune vicende legate al monastero e alla sua vita. Notevole il panorama che si ammira da qui. Una statua recente, ritrae san Francesco seduto sul muretto con lo sguardo rivolto verso la valle in apparente meditazione.

Eremo di Montecasale: San Francesco in meditazione

Ripreso il Cammino seguiamo il sentiero che scende ripidamente fino alla breve deviazione per andare a vedere Sasso Spicco.

Eremo di Montecasale: Sasso spicco

Ritorniamo sul sentiero che, di nuovo in ripida discesa, ci porterà verso Sansepolcro. Alcuni gradini ricavati nei punti più ripidi rendono la discesa più sicura. In caso di pioggia, comunque il sentiero potrebbe diventare scivoloso e, come consiglia la guida, meglio seguire la deviazione su asfalto.

La tappa doveva finire a Sansepolcro con un totale di 18 km. Saremmo arrivati alle 13,30. Nelle tappe precedenti però non mi era piaciuto passare tanto tempo ad aspettare che venisse l’ora di cena e visto che anche Andrea era d’accordo di proseguire fino a Citerna, che sarebbe stata la tappa del giorno dopo, ho fatto un po’ di telefonate per anticipare di un giorno l’arrivo nelle varie accoglienze e per disdire quella di Sansepolcro.

Così alle 17,00 siamo arrivati a destinazione, Citerna, con una tappa di circa 30 km.

Citerna: Il Monastero delle suore Benedettine

Siamo Ospiti di un Monastero di suore Benedettine che si trova poco prima di Citerna, proprio al termine della salita del sentiero che si immette su asfaltata. Ci ha accolto Suor Ilaria con un viso sorridente e solare.

Monastero delle suore Benedettine. Una sistemazione inaspettata

Siamo sistemati in una bella camera ben arredata, la cena ci sarà portata da Suor Ilaria e mangeremo in una saletta con un grande tavolo. Sembra ci siano altri due pellegrini che però ora sono a Citerna.

Ho partecipato ai vespri e ho notato che erano presenti una decina di suore alcune di queste abbastanza anziane.

Citerna

Dopo la cena in Monastero siamo qui a Citerna seduti ad un tavolino di un bar davanti ad una birra ormai finita a goderci il fresco di questa bella serata. Davanti a noi la piazza termina su di una terrazza a balconata con vista sulla valle. I piccoli borghi si riconoscono dalle manciate di lumini tremolanti sparse qua e la. Alcune persone chiacchierano a bassa voce davanti al bar.

Si ha un senso di pace vivendo questa semplicità delle cose.

Qualche cosa mi si muove dentro, ma non riesco bene a definire di cosa si tratti, so solo che mi sento bene.

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