I luoghiVia di San Francesco

Il Santuario di Fonte Colombo

La tradizione francescana nella Valle Santa di Rieti

La Via di San Francesco

Fonte: Consorzio Proloco Valle santa

Appeso alla scarpata del piccolo monte, affacciato sulla Valle reatina, vi si avverte una presenza suggestiva. Francesco ha amato questo luogo. Ospite dei monaci di Farfa, vi trova una minuscola cappella, dedicata a Santa Maria e detta della Maddalena. Varie volte era salito sul Monte Rainiero, da lui ribattezzato Fons columbarum, dalla fonte che è posta ai suoi piedi, e alla quale aveva visto abbeverarsi delle piccole colombe.

Nel settembre del 1223, Francesco sale a Fontecolombo con frate Leone, Bonizio da Bologna e qualche altro: in questo mese mette le mani alla stesura definitiva della Regola scritta per i suoi Frati, approvata il 29 novembre 1223 da papa Onorio III e ancor oggi valida per tutti i frati minori.

Fontecolombo è testimone anche delle sofferenze e delle malattie di s. Francesco. Durante il soggiorno nel 1225, un anno prima della morte, Francesco fu convinto da frate Elia a lasciarsi operare agli occhi per una grave malattia che aveva contratto in Terra Santa. Il cauterio lo attendeva. I frati fuggirono dalla stanza impressionati, mentre il medico affondava il ferro rovente dagli occhi fino alle orecchie. Si narra che Francesco non sentì dolore.

La Chiesa

Notevole è l’affresco della lunetta del portale del XV sec., che rappresenta al centro la Madonna con il Bambino ed ai lati s.Francesco e s. Ludovico di Tolosa. La chiesa fu costruita nella seconda metà del XIII sec., ingrandita nel XV, consacrata nel 1450 e dedicata a s. Francesco e a s. Bernardino da Siena.

Subito a destra notiamo una scultura lignea del XVII sec., s. Francesco in meditazione ai piedi del Crocifisso. Poco oltre un’altra scultura rappresenta l’approvazione della Regola da parte di Cristo stesso, opera è di fra Giovanni da Pisa (1645). Dietro l’altare, originale del sec. XV, il coro ligneo usato dai Frati per la preghiera in comune.

Una copia ingrandita del testo della Regola e una Madonna col Bambino della scuola di Antoniazzo Romano (sec. XV) recentemente restaurata, riempiono la parete sinistra. Le vetrate, del Picchiarini su disegno di Duilio Cambellotti (1926), rappresentano episodi della vita di s. Francesco.

Il Santuario

Usciamo dalla chiesa, oltrepassando un cancello a sinistra, scendiamo. A destra incontriamo il romitorio abitato da s. Francesco e dai suoi primi compagni, il luogo dove il Santo subì l’operazione agli occhi, e l’antico Convento del XV sec. Di fronte, subito dopo, la Cappella della Madonna detta comunemente della Maddalena, già esistente al tempo di s. Francesco.

Nell’angolo della finestra di sinistra il Tau segnato da s. Francesco. Il Tau, già segno biblico di redenzione, è ripreso da s. Francesco come suo sigillo. Vi vedeva la croce di Cristo.

Il Sacro Speco

Per una ripida scalinata si giunge al Sacro Speco, dove s. Francesco ricevette, secondo la tradizione, la Regola dei Frati Minori. Ci si trova davanti alla Cappella di s. Michele, l’Arcangelo tanto venerato dal Santo. Continuando la discesa, si entra in una fenditura della roccia dove s. Francesco si immergeva nella intimità con Dio. Risalendo, arriviamo al luogo del leccio dove, secondo la tradizione, apparve Nostro Signore per confermare la Regola.

Il Chiostro

Esso si mostra irregolare nella forma: collega infatti i vari ambienti della vita comunitaria dei frati, ambienti sviluppatisi in epoche diverse.

Sul lato più alto della costruzione riconosciamo una sezione lasciata a pietre a “facciavista”: si tratta dell’antica casa colonica che s. Francesco trovò sul Monte Rainiero, insieme alla cappella della Madonna e al Romitorio.

www.santuarivallesanta.com