Giorno 20. da Leòn a Villar de Mazarife
Prima. Giorno 19: da Mansilla de las Mulas a Leon | Dopo. Giorno 21: da Villar de Mazarife ad Astorga |
Giovedì, 20 giugno. Dalla grande città di ieri con la sua stupenda Cattedrale e dalla periferia fatta di palazzoni e svincoli di grandi arterie, oggi mi sono immerso nuovamente nel silenzio della campagna .
Alle 7.00 ho appuntamento con Yuri davanti alla Cattedrale. Mentre lo aspetto la mia attenzione è attratta da uno strano trio. Lui, un ragazzone grande e grosso, con zaino che potrebbe essere il figlio poi una anziana signora, che potrebbe essere la madre, che cammina col deambulatore e un’altra donna giovane anche lei con lo zaino. Li avevo incontrati il giorno prima quando mi hanno chiesto in spagnolo dove si trovasse l’albergue delle Clarisse a Leòn e questa sera li troverò all’albergue di Villar dove anch’io mi fermerò: stanno facendo alcune tappe del Cammino e l’anziana signora, effettivamente la madre del ragazzone, lo sta facendo col deambulatore. La ragazza è la badante.
Finalmente arriva Yuri che come al solito se la prende comoda e con lui faccio solo il primo tratto della tappa di oggi fino al pueblo Virgen del Camino dove c’è un bivio per i due possibili itinerari che poi si ricongiungono ad Astorga. Io scelgo quello che mi porterà lontano dal traffico stradale per percorrere sterrate isolate in mezzo alla campagna. Yuri, che ha tutto prenotato, percorrerà l’altro tratto che segue la statale. Ci diamo appuntamento ad Astorga tra due giorni.
Si unisce con me un giovane ragazzo col viso entusiasta e pieno di slancio: ha iniziato il Cammino a Leon e quella è la sua prima tappa. Poco più avanti, mentre mi fermo per alleggerirmi dal maglione, lui va avanti: ha intenzione di fare parecchi chilometri e ci ritroveremo dopo un paio di giorni in un albergue dove sarà giunto in pullman a causa di una infiammazione ad un muscolo.
Lungo il Cammino ancora questi grandi nidi di cicogna sui campanili delle chiese.
Oggi mi sono fermato nell’anonimo pueblo di Villar de Mazarife in un albergue sorprendentemente accogliente e bonito rispetto al nulla che lo circonda.
Qui regna pace e silenzio. Sono arrivato che ancora non c’era nessuno e ora si sta riempiendo di pellegrini già incontrati tra cui la famiglia spagnola di pellegrini con la mamma anziana col deambulatore che la mattina ho incontrato davanti alla cattedrale di Leon.
Ho passato il pomeriggio in completo relax. Ho girato un po’ per il piccolo pueblo ordinato e pulito. Passando vicino ad una porta aperta, un uomo anziano, con aria affabile mi ha invitato ad entrare a visitare la sua casa-museo: aveva collezionato un po’ di tutto da antiche fotografie a vecchia apparecchi telefonici, targhe antiche e manifesti, attrezzi da lavoro e altri oggetti improbabili. Guardo interessato, faccio domande e lui mi risponde contento.
Alla fine lo saluto e lui mi chiede un donativo che gli lascio con piacere. Esco dalla casa in penombra e rimango abbagliato dalla luce del pomeriggio e riprendo il mio vagabondare tra le piccole strade di questo paesino, sotto al sole caldo dove incrocio poca gente. Entro nell’unico negozio di alimentari aperto e compro qualche cosa per la cena: maccheroncini con pomodorini freschi , peperoni, insalata e pomodori, pane poi l’immancabile vino tinto. Sarò stato abbondante con la spesa ma condividerò tutto con la ragazza slovena incontrata giorni prima e che ritroverò al mio ritorno all’albergue.
Domani per Astorga mi aspettano 31 km e poi iniziamo a salire verso la Galicia. Sono felice e non sono preoccupato. I piedi vanno decisamente meglio e lo spirito è alto.
Dati tecnici
Distanza : | 22,6km |
Durata | 5,20 ore |
Dislivello in salita: | 291 mt |
Dislivello in discesa: | 244 mt |
Altitudine min.: | 828 mt |
Altitudine max.: | 910 mt |
Il percorso
Prima. Giorno 19: da Mansilla de las Mulas a Leon | Dopo. Giorno 21: da Villar de Mazarife ad Astorga |