EscursioniParco di Monte Sole

Trekking della memoria a Monte Sole

Il Parco Storico di Monte Sole ricopre quasi interamente l’area coinvolta nell’eccidio di Monte Sole del 1944, quando la violenza nazifascista portò in queste terre la morte per centinaia di inermi civili, anziani, donne e bambini.Proprio per mantenere viva la memoria di questa storia drammatica, delle vicende della Brigata Partigiana Stella Rossa, delle distruzioni apportate dalla guerra, nel 1989, con la L.R. 19, è stato istituita questa Area Protetta, il cui principale obiettivo, oltre alla tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, è la diffusione di una cultura di pace rivolta soprattutto alle giovani generazioni.Il Parco copre un’area di circa 6.300 ettari compresa nel territorio dei Comuni di Marzabotto, Monzuno e Grizzana Morandi.

Il trekking ripercorre il percorso offerto dal Parco come "Sulle orme del Lupo", e si alterna tra tratti definiti "percorso storico" ad altri del "percorso naturalistico".

Centro visite  visto dal poggio

Punto di Partenza e di Arrivo: Centro Visite del parco

Itinerario: C.V. del Parco, Caprara di Sotto,  Caprara di Sopra, (CAI 100), CAI 100A, La Volta (CAI 100), Sentiero Ca Tura (non segnato), Sentiero del castagneto (non segnato), Podere Brigidello (CAI 53), Sentiero Palazza, Cima Monte Sole (CAI 100), Anello di Monte Caprara (segnaletica del Parco), C.V. del Parco.

Ddati rilevati con GPS:

Lunghezza percorso: Circa 22 Km, 

Durata del percorso: 06:50 ,

Altid. min: 400 mt,

Altit. max. 650 mt

Note: Il percorso nel suo insieme non presenta particolari difficoltà se non quelle di orientarsi nei tratti non segnalati. Qui in effetti si sono presentati alcuni punti in cui il sentiero non sembrava neppure battuto. In effetti il sentiero suggerito dalle guide si limita al tratto fino alla località La Volta dove si segue il CAI 100 ( a parte il tratto CAI 100A che supera Monte Sole alla base). Raggiunta la località La Volta, ho preso il sentiero a destra che non è menzionato dalle guide.

Partenza

Dal Poggiolo, Centro Visite (CV) del Parco, si sale lungo il prato antistante, costeggiando la siepe di biancospino che conduce fino ad un ' piccolo macero.  Un'altana rivolta verso i prati circostanti al lago permette l'osservazione di numerosi ungulati (caprioli, cervi, daini e cinghiali) che, soprattutto nelle ore crepuscolari all'alba ed al tramonto, vi pascolano. Di fronte all'altana si staglia la pronunciata dorsale che unisce le sommità dei monti Caprara e Castellino, dove non è raro osservare rapaci diurni che qui nidificano e/o cacciano, tra cui la poiana, il lanario ed il falco pellegrino.

Poggiolo. laghetto e altana

Caprara di Sopra

Si prosegue verso la cima del poggio, e si prende verso la nostra sinistra la strada asfaltata che conduce a Casaglia . Sulla prateria alla nostra sinistra non è difficile vedere in lontananza cervi e daini al pascolo.
Proseguendo verso le pendici del monte Caprara, si imbocca sulla sinistra il sentiero CAI 100A da cui si raggiungono in breve i ruderi di Caprara di Sopra, quasi completamente distrutti nel corso dell'ultimo conflitto mondiale e dove è collocata una lapide commemorativa. Qui mi sono fermato brevemente per una breve meditazione pensando a coloro che si sono immolati per offrire a noi giorni di pace.
Avanzando lungo il percorso che costeggia monte Sole, il bosco assume il carattere tipico dei  versanti caldi ed assolati.

Caprara di Sopra

Il Crinale sulla valle del Reno

Arrivati all'incrocio tra i sentieri CAI 100A e 100 (in discesa dalla cima di Monte Sole), decido di procedere sul CAI 100A in direzione NE che aggira a mezza costa Monte Sole per poi ricongiungersi al CAI 100, percorrendo così un lungo tratto boschivo di crinale che mi porta alle pendici del monte Santa Barbara fino a giungere alla località La Volta.

Il sentiero CAI 100A

La stagione autunnale avanzata, mi presenta panorami non più arricchiti dei colori caldi dell'autunno. Oramai gli alberi hanno perso le loro foglie e tutt'intorno il colore predominante è quello dei rami spogli. Il sole, infiltrandosi più facilmente, illumina il sentiero scaldandomi anche l'animo.

Ad un certo punto mi imbatto sul sentiero in quello che viene definito "in soglio", pozza d'acqua (anche temporanea) utilizzata soprattutto dai cinghiali, ma anche da altri ungulati, per i bagni di fango.

Pozza per bagno di fango degli ungulati

Si esce dal sentiero boschivo e ci si immette su una sterrata che a sinistra è chiusa come strada privata . Di fronte si riprende il sentiero che ora è una cavedagna e costeggia alla nostra destra ampie praterie. Qui il sentiero non porta più numerazione, ma solo segni CAI bianco-rossi. Suppongo di essere ancora sul sentiero CAI 100 che mi porterà fino all'incrocio con la strada che porta alla Collinaccia (località la Volta) nei pressi di santa Barbara dove si raggiunge il punto più lontano del percorso e si inizia il rientro.

Sentiero di ritorno

Da verifiche successive qui avrei dovuto svoltare a sinistra, mentre svoltando a destra ho preso un fuori sentiero che comunque ea tracciato sul mio GPS spiegando il fatto che molti tratti non saranno più segnati. Così, svoltando a destra. seguo il largo sentiero che ora si sovrappone alla Ciclovia del parco, non riesco a trovare nuovi segnali CAI, e poco dopo sulla mia destra si stacca in discesa un sentiero meno battuto. E' quello che dovevo prendere secondo il GPS. Non ci sono segni CAI. Riguardando poi altre mappe ho preso il sentiero denominato "Ca' Tura-Poggioletto". Ogni tanto un segnale blu sbiadito sul tronco di un albero mi conforta del fatto che deve essere un sentiero percorso da MB.

Tratto del Sentiero Ca' Tura-Poggioletto

Arrivato sul punto più basso, inizio a salire su di un sentiero denominato " sentiero del castagneto", che mi porta sulla cima del monte per poi prendere una sterrata che da Poggioletto porta a Nuvoleto. Subito dopo la lascio per prendere sulla destra un sentiero che sbuca poco dopo in un campo senza indicazione dove procedere. Finalmente sul tronco di un albero trovo un segno blu. Riprendo cosi un sentiero per MB questa volta pesantemente segnalato con striscie blu sugli alberi. Imparo dopo che il sentiero è denominato "il cavatappi" che mi porterà al Podere Brigatello. Qui prendo la sterrata a salire e poco dopo, in corrispondenza di alcune casupole, prendo a destra il sentiero che mi porterà verso Monte Sole.

Cima del Monte Sole

Finalmente ritorno sul sentiero  CAI 100 che, dopo una ripida ma breve salita si giunge sulla sommità di monte Sole, dove spicca il cippo in pietra che ricorda i caduti partigiani della Brigata Stella Rossa. Da qui si gode il panorama verso sud che permette, nelle giornate più limpide, di individuare i profili del Corno alle Scale e del Cimone.

I crinali a SUD visti da Monte Sole, si distingue il Corno alle Scale

Si ridiscende quindi per un ripido sentiero dove sono stati approntati scalini per facilitarne il percorso.

Giungo così ai piedi di Monte Caprara e decido di effettuare l'anello didattico che percorre gli accquartamenti militari. Seguo il facile percorso che permette di osservare alcune trincee e fortificazioni militari.

Chiuso l'anello di Monte Caprara riprendo il sentiero verso il C.V. del Parco al  Poggiolo.

 

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Ecco qui di seguito il tracciato del percorso