Da Pietracolora alle grotte di Labante passando per mulini
Domenica col CAI di Castiglione abbiamo fatto una bella escursione sui monti sopra Vergato che ci ha portato, partendo da Pietracolora alle Grotte di Labante incrociando lungo il percorso il Mulini di Santo Stefano e della Corba, una interessante testimonianza della civiltà contadina di un passato non poi così lontano nel tempo e tuttavia così remoto nello stile di vita.
Cime innevate
La bella giornata di sole, in uno scenario tipicamente invernale, ci ha offerto belle vedute sulle cime innevate dell'alto appennino tra il Corno alle Scale fino al Cimone.
Il trekking in immagini
Il Percorso
Pietracolora, CAI 166, CAI 182, raccordo per immissione con CAI 166, CAI 166, Mulino Santo Stefano, CAI 162, Labante, CAI 162, Grotte di Labante, Mulino della Corba, CAI 166, CAI 182a, CAI 182, CAI 166, Pietracolora.
Dati tecnici
Data Percorso: 17 dicembre 2017
Tempo: 07:15 compreso di soste
Percorso ad Anello: Si
Distanza percorsa: quasi 15 Km
Altitudine min. 495 mt
Altitudine. max 860 mt
Dislivello in salita: 977 mt
Dislivello in discesa: 964 mt
Il Tracciato
Descizione
Siamo partiti da Pietracolora salendo la stradina in salita vesro la Chiesa e da qui abbiamo preso il sentiero CAI 166 coperto da una leggerissima nevicata ancora ghiacciata. Tutto il percorso si è svolto in continui saliscendi e il fondo, che ad inizio percorso era leggermenet ghiacciato si è poi, nel tardo pomeriggio trasformato in fanghiglia rendendolo scivoloso, e qualche caduta no è mancata.
Interno del Mulino di Santo Stefano
Giunti in prossimità del torrente Aneva abbiamo visitato il Mulino per castagne di Santo Stefano. Tramite una saracinesca comandata a mano, veniva incanalata l'acqua del torrente in un cunicolo sotto il pavimento per fare girare le ruote che attivavano le macine poste all'interno di contenitori dove venivano messe le castagne secche per poi ottenere la preziosa farina con la quale venivano poi preparati innumerevoli alimenti a base di questo frutto.
Mulino di Santo Stefano: Le ruote ad acqua per azionare le macine
Lasciato il mulino e attraversato il torrente su di una passerella , saimo giunti a Labante e poco dopo alle grotte.
Formazione calcarea del travertino scavato dall'acqua
Le acque che sgorgano da una sorgente plasmano il travertino formando le Grotte,con roccia calcarea detta "sponga". Si tratta delle più grandi grotte primarie nei travertini d'Italia e probabilmente anche d'Europa. Sopra la grotta principale è presente una cascata naturale alimentata dalla sorgente che ha costituito il deposito di roccia calcarea e che sgorga in un piccolo e limpido laghetto.
Laghetto interno alle grotte
Dopo la sosta per il pranzo, abbiamo ripreso la via del ritorno. Le ore più calde della giornata avevano sciolto in parte la poca neve depositata il giorno prima trasformando il fondo del sentiero in una poltiglia di fango e di foglie.
Tornati a Pietracolora ci siamo fermati nel bar del paese a bere una meritata birra accompagnata da pane e salame che ci ha gentilmente offerto il gestore.
Un bel percorso da rifare sicuramente in primavera con giornate più lunghe dedicando maggior tempo alla visita dei mulini.