2019-La Rotta FranceseCammino di SantiagoVie e Cammini

Giorno 27: da Samos a Barbadelo

Prima. Giorno 26: da O’Cebreiro a SamosDopo. Giorno 28: Da Barbadeloa Portomarin

Questa mattina la nebbia avvolgeva le cime delle vicine colline. La Galicia risente molto dell’influenza dell’oceano e come dice Juan “se non piove non è Galicia”.

Nuvole e nebbia avvolgono il monastero di Samos

Quando sono partito avevo intenzione di fare desayuno (colazione) a Sarria, ma lungo il sentiero la mia attenzione è stata attratta da cartelli che invitavano a fermarsi nella vicina casa e, vedendo il coreano di ieri, seduto al tavolino che beveva una birra, ho pensato di fermarmi immaginando fosse una sorta di bar. 

L’invitante abitazione di una accogliente famiglia

Mi hanno accolto marito e moglie sorridenti e quando ho chiesto se mi potevano dare cafe con leche mi hanno fatto accomodare nella attigua sala da pranzo vicino alla cucina.

L’interno dell’abitazione

Ero praticamente nella loro casa privata. Poco dopo mi hanno portato il cafe con leche e tostadas che non avevo chiesto ma che mangio volentieri. Poco dopo è arrivata la ragazza californiana che ha preso cafe americano con tortillas che la signora ha portato anche a me. Quella mattina un desayuno muy rico!! Quando sono andato per pagare, la signora mi ha detto semplicemente che è a donativo. Lascio la mia offerta saluto ed esco pensando alla semplicità e generosità di queste persone.

Antichi alberi ritorti lungo il Cammino

Ho proseguito camminando per sterrate deserte bei sentieri di montagna con alberi di castagno ritorti e vecchissimi, fiancheggiando ruscelli e mucche al pascolo nell’ormai tipico paesaggio galiziano che non si discosta molto da quello dei nostri Appennini. 

Una passerella aiuta a superare un rio

Un cippo, che qui in Galicia segnano il cammino affiancandosi alle flechas amarillas, riportano la distanza di 110 km a Santiago. Non mi va di pensare ora al termine ormai prossimo del Cammino e nemmeno cercare di trarre delle conclusioni su questa esperienza di vita. Il pensiero però va ai tanti passi lasciati alle mie spalle che si sono sovrapposti e confusi a quelli dei milioni di pellegrini che nei secoli hanno fatto questo Cammino. Le loro speranze, le loro preghiere, i loro dolori sono state un po’ sensazioni che anch’io ho provato. E queste emozioni che non possono essere scritte sono certo rimarranno per sempre nel mio cuore.

Il Cippo con lo stemma di Sarria

Ho superato Sarria che ho voluto evitare come fine tappa poiché, essendo il punto di inizio del Cammino per molti causa gli “ultimi 100 km” che danno diritto alla Compostela, temevo in un affollamento negli albergue. So comunque che dovrò aspettarmi tanti più pellegrini i prossimi giorni.

L’albergue di Barbadelo

Ora sono a Barbadelo in un albergue privato perché quello della Xunta è chiuso per lavori di ristrutturazione. Il pueblo piccolissimo senza negozi ne alimentari solo albergue e vendite di gadget. L’albergue è fuori dal paese nel più completo isolamento che favorisce la pace. Al momento siamo in quattro pellegrini tutte facce conosciute, C’è Paola, Rodrigo e un ragazzo molto taciturno e solitario.  Ci si sorride e si parla con facce stanche ma felici.

Vado a visitare la vicina chiesa di Santiago de Barbadelo. Arrivo e il portone è chiuso. E’ un’antica chiesa romanica del XII sec. è stata dichiarata Monumento Storico e Artistico nel 1976 e Bene di interesse Culturale nel 1980, inoltre Barbadelo viene citato nel Codex Calixtinus come villaggio attraversato dal Cammino.

Interessanti Capitelli nella Chiesa di Santiago de Barbadelo

La mia attenzione è attratta dagli interessanti capitelli dove sono scolpite figure zoomorfe. Sarebbe interessante sapere cosa ha portato gli antichi scalpellini a lasciare tali segni di un simbologismo misterioso.

Interno dell’Albergue


La sera ci troviamo a cena io Paola e Rodrigo che aveva con se qualche cosa da scaldare al microonde. Quando ha chiesto di utilizzarlo la signora ha fatto un po’ di storie adducendo al fatto che loro offrono il servizio ristorante e non è previsto l’uso della cucina da pare dei pellegrini. C’è stata un po’ di discussione poi storcendo il muso la signora ha permesso a  Rodrigo di scaldare le sue cose. Questo ci ha fatto pensare al modo poco ospitale che ha avuto questa signora nei confronti dei pellegrini, tutta occupata  a trarre il massimo profitto. A tavola io e Paola abbiamo mangiato sopa di lentejas e pollo arrosto: mentre mangiavamo ci siamo domandati da dove potesse venire quello che ci avevano portato in quanto in cucina nessuno stava cucinando.

Camerata dell’ Albergue
Prima. Giorno 26: da O’Cebreiro a SamosDopo. Giorno 28: Da Barbadeloa Portomarin
Dati tecnici
Distanza : 23 km
Durata6,20 ore
Dislivello in salita:684 mt
Dislivello in discesa: 666 mt
Altitudine min.: 420 mt
Altitudine max.: 562 mt
Il percorso