Giorno 17. da Terradillos de lo Templarios a Bercianos del real Camino
Prima. Giorno 16: da Villalcazar de Sirga a Terradillos de lo Templarios | Dopo: Giorno 18: da Bercianos del Camino a Mansilla de las Mulas |
Sahagún, dove regna la prosperità; in questo posto c’é un prato dove, si dice, le lance scintillanti dei guerrieri vittoriosi, piantate per glorificare Dio, si misero a verdeggiare.
dal Codex Calixtinus
Lunedì, 10 giugno. Questa notte ha piovuto e oggi ho camminato col fresco. Guardavo le altimetrie di oggi è dei giorni passati e ho visto che stiamo camminando sempre tra gli 800 e i 900 mt. Oramai le mesetas termineranno a Leon dove arriverò tra due giorni. Oggi la tappa di 25 km mi ha portato in un paesino di 250 anime.
Sono partito insieme ad Agnese che anche oggi accusa male ad una gamba. Come da diversi giorni anche oggi sfrutta il “trasporte del a mocilla” tuttavia camminare leggera sembra non risolvere il problema ed è molto preoccupata. Cerco di incoraggiarla e di camminare al suo passo. Dopo poco che siamo in Cammino il sole sorge alle nostre spalle. Mettersi in Cammino con la luce dell’aurora mi piace moltissimo, sono momenti magici e il cielo che ancora non è illuminato dai raggi diretti del sole, assume colori con sfumature meravigliose. A San Nicolas del Real Camino un cartello indica che mancano 376 km a Santiago.
Prima di Sahagun, nei pressi dell‘Ermita del Puente una recente installazione scultorea realizzata dall’artista Marín de la Red ricorda il “Centro geografico del Cammino Francese” ovvero il punto a metà del Cammino tra Roncisvalle e Santiago. Le due statue rappresentano Alfonso VI e Bernardo de Seridad, le due figure più importanti che contribuirono al grande splendore di Sahagun . Essere a metà del Cammino mi fa una certa impressione e mi sembra che il tempo stia trascorrendo troppo velocemente.
Senza distrazioni oggi i pensieri sono andati liberi e senza ordine. Ho riflettuto su quante situazioni di sofferenza conosco, su quante persone per ragioni diverse hanno bisogno di sostegno e senza accorgermi i miei pensieri si sono trasformati in una preghiera cadenzata al ritmo dei passi.
Oggi ho incontrato tre frati francescani di New York con una lunga barba bianca. Lungo il Cammino ci siamo incrociati o perchè noi andavamo avanti se loro si fermavano a pregare oppure erano loro a superarci quando Agnese ci fermavamo per riposare. Alla fine ci siamo ritrovati tutti all’albergue parroquial di Bercianos. Qui siamo stati accolti da simpatici hospitaleros che hanno reso il pomeriggio e la serata momenti di vera convivialità.
La sera, prima di cena partecipo alla messa dei frati americani, e questa volta mi trovo in difficoltà a capire quanto dicono soprattutto durante l’omelia.
Alla cena comunitaria l’hospialeros è molto coinvolgente, così invita a turno a cantare una canzone tipica della nazione di provenienza. Cantano anche i frati e poi con slancio invito Agnese e Giusy a unirsi a me per cantare “ Romagna mia”. Cerco velocemente le parole sul cellulare e cantiamo. Un vero successo. Poi l’hospiatlero distribiosce una copia di una simpatica canzone scritta in spagnolo che narra le traversie del pellegrino in cammino verso Santiago che va cantata seguendo il motivo del “La bamba”. Viene fuori una divertentissima interpretazione musicata con battito di mani e tamburellamento sul tavolo per sottolineare il ritmo della canzone.
Dati tecnici
Distanza : | 26 km |
Durata | 6,40 ore |
Dislivello in salita: | 248 mt |
Dislivello in discesa: | 283 mt |
Altitudine min.: | 800 mt |
Altitudine max.: | 890 mt |
Il percorso
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