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Da Porretta al Rifuglio Monte Cavallo e ritorno da Castelluccio

La giornata di sabato è stata caratterizzata da un cielo terso e azzurro che ha reso i colori d'autunno inaspettatamente brillanti: giornata ideale per andar per sentieri.

Questo è stato un interessante trekking che da Porretta Terme mi ha portato, attraverso borghi antichi, a salire su ripidi sentieri fino a Croce del Cigno, sotto a Monte Granaglione, dove un meraviglioso panorama si estende sulla valle del Reno e sulle cime boscose del versante opposto. 

Lascio Porretta alle spalle

Il trekking continua poi per larghi sentieri e strade forestali fino a raggiungere il Rifugio Monte Cavallo. Qui, dopo una sosta, riprendo la via del ritorno in direzione di Castelluccio. Proseguo così per la strada forestale e ancora per qualche sentiero in terra battuta e raggiungo Castelluccio con la sua chiesa che sovrasta la rupe, poi altre minuscole e graziose borgate: Ca' di Marsigli, Le Croci, Ca' di Ianni, poi altre case isolate, altre abbandonate o ridotte a ruderi. Segni di un passato dove questi boschi erano frequentati e vissuti.

Raggiungo Porretta  felice di questa bella giornata.

 

 

Dati Tecnici

Giorno dell'escursione: 07 Ottobre 2017

Durata: circa 08:35 ore comprensive delle pause

Percorso ad anello: SI

Lunghezza: circa 21 Km

Dislivello in salita: 1375 mt

Dislivello in discesa: 1382 mt

Altitudine max: 1367 mt

Altitudine min. 350 mt

Note: Il trekking non presenta alcuna difficoltà tecnica se non alcuni tratti in ripida salita che si devono superare inizialmente fino a Croce del Cigno. Il percorso successivo si svolge prevalentemente su largo sentiero o su forestale con pendii non eccessivi. Tutto il percorso è ottimamente indicato dai segnavia bianco-rossi del CAI

Il Percorso: Porreta Terme – CAI 103 – Madognana – Il Poggio –  Serra – pendici Monte Granaglione – Croce del Cigno –  Rifugio Monte Cavallo –  si lascia CAI 103 per strada forestale non segnata – innsesto con CAI 107 – Castelluccio – Ca' di Marsigli – Le Croci – Ca di Ianni – Porretta Terme

Il Tracciato

 

Descrizione de Trekking

Parto da Porretta Terme attraversando la piazza dove questa mattina gli ambulanti stanno preparando il mercato. Al ponte sul Rio Maggiore cartelli indicano il sentiero CAI  103 che seguirò all'andata e il sentiero CAI 107 che prenderò al ritorno. Superato il ponte di fronte altri segnavia del CAI ci indicano la direzione da prendere  attraverso uno stretto vicolo tra case. Subito dopo ci troviamo nel bosco su di un sentiero in salita che in breve ci porta nel borgo di Madognana. Continuiamo e arriviamo su strada asfaltata per poi riprendere il sentiero che ci porta a Il Poggio e poi a Serra. Fino a Serra il CAI 103 si sovrappone ad un'altra via, la Mulattiera di Granaglione indicata con segnavia MG. Questa antica via ripercorre sentieri antichi che univano Porretta a Pracchia.

Madognana

Dopo Serra il sentiero entra definitivamente nel bosco, si inizia a salire e la vegetazione lascia sempre più decisamente il posto ai castagneti che vista la stagione sono in piena produzione. Mi limito a raccogliere le castagne più grandi, lasciando le altre a terra che nessuno raccoglierà; le castagne erano una fonte di cibo primaria nella prima metà del secolo scorso e ora sono praticamente abbandonate.

Il sentiero continua tra castagneti, raggiungo il bivio con il CAI 103A che scende a Lustrola, altro borgo caratteristico.Contunuo sul sentiero CAI 103 che aumenta sempre più la pendenza, i castagni si fanno sempre più radi fino a lasciare definitivamente il posto ai faggi e agli abeti, abbiamo evidentemente superato la quota 1000 metri .

Verso il Rifugio Monte Cavalloo

Finalmente il nostro sentiero si immette in uno più largo, la pendenza diminuisce e si attraversa una bella abetaia al termine della quale si intravvede una grande Croce. Sono  arrivato alla Croce del Cigno: si apre davanti a me un panorama immenso sui crinali boschivi del versante opposto della valle del Reno. Sotto di noi il paese di Granaglione. Mi sono fermato un poco sotto la Croce che sovrasta la valle per riprendere un pò il fiato dopo la ripida salita. Così, lasciando vagare lo sguardo tra i morbidi profili delle montagne che ho di fronte, avverto un grande senso di pace ed è inevitabile sentire salire dal profondo un senso di ringraziamento per tutto questo.

Croce del Cigno

Da qui in avanti si percorrerà un largo sentiero e poi un strada forestale che salendo ancora a mezza costa mi porta al Rifugio Monte Cavallo. Il rifugio è chiuso: mi siedo ad un tavolo per riposarmi al tiepido sole e mangio il panino che ho con me. Intorno c'è un gran silenzio. Di fronte a me il sole rende brillanti i colori di una tavolozza autunnale che lascia meravigliati per le infinite tonalità che si possono distinguere. E' una gioia guardare.

Rifugio Monte Cavallo

Riprendo il CAI 103 che continua sulla larga forestale di fronte al rifugio. Arrivo a Tre Croci, un bivio dove la forestale scende alla nostra sinistra con una curva a gomito. Io proseguo ancora diritto su una forestale secondaria, e arrivo ad altro bivio dove sulla sinistra sale il sentiero verso Monte Cavallo, a destra scende un sentiero verso Borgata Varano. Io proseguo a mezzacosta sulla forestale che non è più segnata. Non c'è comunque pericolo di sbagliare. Si tiene questa carrozzabile fino alla sua immissione col sentiero CAI 107 che seguirò fino a Porretta. In prossimità di una croce in legno sulla desta, il sentiero CAI lascia la carrozzabile e prosegue a destra in leggera salita su terra battuta.

Castelluccio

Seguendo i segnavia del 107, si arriva a Castelluccio dove il campanile della chiesa svetta elegante sulle case. In centro del paese, in prossimità di fontana il CAI 107 prende a destra tornando nel bosco, po in successione si incontrano le borgate di Ca' di Marsigli, Le Croci, Ca' di Ianni. Si incontrano case isolate, altre abbandonate o ormai ridotte a ruderi ed infine si giunge a Porretta.

Maesta in una nicchia

In questo lungo percorso, si incontrano numerose Maestà, a volte semplici icone inserite in una nicchia del muro di una casa, oppure sono stele che terminano con un tetto che protegge un piccolo tabernacolo con immagine sacra . Altre volte sono vere e proprie costruzioni, quasi cappelline che accolgono anche in questo caso immagini sacre e possono dare riparo al viandante in caso di un improvviso temporale. Lungo il trekking, il problema dell'acqua non esiste in quanto sono numerose le fontane alle quali ci si può rifornire.